sabato 27 gennaio 2001

Aquile della Golena

E' nato un nuovo gruppo di protezione civile. Uomini e mezzi per emergenze tipo alluvione.

MARTIGNANA DI PO - Il 2001 ha portato all'intero territorio casalasco un regalo molto importante: la nascita della sezione Oglio-Po dei Volontari di protezione civile "Le Aquile". Il nome non è casuale, ma indica l'affiliazione ad un'associazione nazionale senza scopo di lucro sorta a Napoli nel 1995 che ha sedi territoriali in Campania, Calabria, Sicilia e Piemonte e che ha svolto numerose attività in tutta Italia e non solo (Albania e Kosovo, ad esempio). Presidente e responsabile della nuova organizzazione di volontariato, che ha sede a Martignana in via Libertà 52, è Maurizio Stradiotti.
Del gruppo fanno già parte una quindicina di giovani, non solo martignanesi, ma anche di Casalmaggiore e di Colorno. Martedì scorso, 23 gennaio, si è tenuta l'assemblea costituente con l'elezione del primo consiglio direttivo. Ma l'intenzione è di tenere una nuova assemblea con relative nuove elezioni più avanti, quando gli iscritti saranno più numerosi. «Dopo l'alluvione - spiega Stradiotti - è partita l'idea di creare un gruppo di protezione civile comunale, con un po' di preparazione e mezzi per affrontare situazioni del genere». Cinquantacinque persone, durante la piena del Po, hanno partecipato attivamente alle ronde, ma «a mani nude», senza una barca, senza vestiario adatto, senza un coordinamento preesistente. Di qui la voglia di organizzare una realtà stabile e preparata.
«L'idea del gruppo comunale - continua Stradiotti - è stata però scartata, in modo da coinvolgere tutta la zona del Casalasco. E se abbiamo scelto di collocare la sede a Martignana è solo perché il locale non ci costa niente. Abbiamo contattato diverse associazioni per avere informazioni su come fare a partire e l'organizzazione "Le Aquile" è stata quella più disponibile ad aiutarci.
E' una struttura abbastanza grossa con una vasta esperienza di protezione civile». L'obbiettivo è quello di «mettere insieme uomini e mezzi che restino a disposizione del territorio». Il presidente dell'associazione di Martignana spiega che quest'anno, per iniziare, si punta tutto sulla formazione degli iscritti: «Stiamo seguendo il corso sulla golena del Po e a metà anno si cercherà di organizzare un corso specializzato della protezione civile in modo da creare un gruppo di persone preparate».
Il gruppo dovrà attrezzarsi con vestiario, mezzi ricetrasmittenti, una base logistica da posizionare, in caso di alluvione, sull'argine maestro, come centro operativo, punto di ristoro e locale di deposito delle attrezzature. Serviranno gruppi elettrogeni, fari, un gommone, un fuoristrada da pick up, ma anche un computer e una stampante. «Siamo consapevoli - afferma Stradiotti - che bisogna restare con i piedi per terra, fare un passo alla volta. Ci vuole tanto impegno, all'inizio. Bisogna istruirsi e avere pazienza, per preparare una squadra pronta a muoversi in caso di emergenza, anche fuori dal Casalasco, e all'estero, se necessario. Ma per arrivare a quel punto servirà tempo, almeno un anno». Un aspetto rilevante, infine, cui Stradiotti tiene davvero molto: «Vogliamo collaborare con tutte le organizzazioni presenti sul territorio. Le contrapposizioni non servono a nessuno, in questo settore».

Articolo di Davide Bazzani tratto dal quotidiano di Cremona e Crema "La Provincia"