lunedì 13 dicembre 2004

Debriefing

Nei vari corsi di formazione che abbiamo seguito, più volte gli istruttori hanno insistito sull’importanza dei “debriefing”, cioè quelle riunioni che i capisquadra dovrebbero tenere alla fine di ogni intervento per analizzare se tutto è andato per il meglio oppure se qualcosa è andato “storto” o qualche aspetto può essere migliorato.
Il rinnovo delle cariche sociali potrà essere, per la nostra Associazione, uno di questi momenti; l’occasione in cui sarà opportuno fermarsi per valutare quello che è stato fatto in questi quattro anni di vita, domandandoci assieme con senso critico – senza ridursi solamente ad ammirare la strada già percorsa – se finalità e obiettivi prefissati sono stati centrati e se sono ancora validi oggi. Tutto questo permetterà poi di valutare eventuali progetti futuri.
Certamente se torniamo all’inizio del 2001, quando una decina di ragazzi, dopo l’alluvione, si rendeva conto di una carenza del nostro territorio e decideva di fondare un’Associazione di Protezione Civile che avesse come fine la preparazione delle persone e la gestione di mezzi e attrezzature per affrontare una prossima piena, non possiamo che ritenerci soddisfatti per quanto realizzato fino ad ora.
L’esperienza maturata dai nostri volontari nei numerosi interventi, dalle piccole manifestazioni alle emergenze nazionali, ci fa credere di avere delle squadre pronte. Anche le attrezzature di supporto che possediamo, come meglio descritto negli articoli che seguono, ci rendono autonomi ed efficienti in caso di necessità.
Errori senza dubbio ne sono stati fatti, a volte dovuti all’inesperienza, altre volte forse al troppo entusiasmo. È anche vero che in certi casi risulta difficile essere obbiettivi quando si giudica quello che è stato realizzato con le proprie mani; e poi a volte la realtà vista dall’interno risulta diversa da quella percepita da chi “sta fuori”. Proprio per questo desidererei che i pareri, i consigli e le critiche – quelle costruttive ovviamente; cosa ce ne facciamo delle altre? – uscissero fuori dal circolo dell’anonimato e del “passaparola”, e avessimo tutti il coraggio di farli giungere direttamente a destinazione.
Vogliamo e cerchiamo di essere uniti per uno scopo comune, che è quello di metterci al servizio delle persone in difficoltà, senza aspettarci nulla in cambio. Chi sceglie liberamente di iscriversi all’Associazione e di essere “volontario”, deve assumersi un impegno continuo e responsabile, e rispettare le regole.
Questi valori ci hanno sicuramente premiato, visto che nel 2004 ben 42 volontari risultano iscritti, e ci hanno permesso di superare varie prove, dalle logiche di potere alle promesse o provocazioni elettorali. Ora una sede accogliente ed idonea è un buon punto di riferimento per tutti quelli che vogliono “conoscere” ed aggregarsi a noi, condividendo gli ideali appena descritti; vi aspettiamo!
Maurizio Stradiotti
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domenica 12 dicembre 2004

Unità Cinofile: si parte!

Nel notiziario dello scorso anno, concludendo l’articolo che illustrava la volontà della nostra associazione di istituire un gruppo di unità cinofile per la Protezione Civile, terminai affermando che le “iscrizioni sono aperte”. È stato il 2004 un anno abbastanza impegnativo, che mi ha permesso di intervenire con Laika per tre volte in emergenze (purtroppo) reali nella provincia di Parma. Ci sono inoltre state diverse esercitazioni, necessarie per l’addestramento delle unità cinofile di soccorso, tra le quali una regionale dell’Emilia Romagna in zona Cartiera di Gussola, organizzata dal mio gruppo “Soccorso cinofilo parmense”, con la collaborazione de “Le Aquile” per il reperimento dell’area dove svolgere l’esercitazione.
Anche le “Aquile” hanno cominciato in varie occasioni a far conoscere nella provincia di Cremona l’importanza delle unità cinofile di soccorso. Sicuramente il momento topico è stato in occasione dell’esercitazione sul rischio sismico svoltasi nel comprensorio Soresinese, poiché oltre all’efficienza e capacità organizzativa dimostrata dalla nostra associazione nella zona di crisi di Romanengo, in quell’occasione vi è stato l’intervento diretto di Laika per il ritrovamento ed il recupero di due alunni rimasti dispersi nelle aule. Altra dimostrazione significativa è stata a Torricella del Pizzo, in occasione di una lezione di comportamento stradale, rivolta agli alunni di alcune scuole dei comuni della zona. I ragazzi e gli insegnanti hanno assistito alla ricerca ed al ritrovamento di una persona dispersa; grazie all’intervento delle Aquile ed all’insostituibile unità cinofila Laika l’operazione è stata portata a termine con successo.
Nel panorama degli interventi merita indubbiamente una menzione l’attività di cinoterapia, che si svolge presso il centro sportivo Baslenga, e della quale fruiscono alcune persone diversamente abili della cooperativa Santa Federici di Casalmaggiore. La sperimentazione è iniziata, e continua grazie alla disponibilità degli istruttori nonché operatori cinofili Lorenza Piga e Paolo Lanna, del Soccorso Cinofilo Parmense, veri pionieri del settore, che dedicano gran parte del loro tempo libero a quest’attività, volontariamente e senza alcun compenso. Anche in questo caso le Aquile hanno saputo dare un piccolo ma sostanziale contributo nel reperimento del materiale e nella costruzione dell’attrezzatura necessaria per lo svolgimento delle sedute di cinoterapia.
Tutto questo impegno profuso sta dando i primi risultati. La dirigenza della Protezione civile della provincia di Cremona, vista la mancanza di un settore cinofilo organico, ci sta incoraggiando per istituire una scuola provinciale per l’addestramento e l’impiego di unità cinofile di soccorso in caso di emergenze o catastrofi.
Alla luce di tutto ciò, riprendendo il discorso fatto lo scorso anno, intendiamo procedere come segue: per prima cosa avverrà la creazione di un campo di addestramento suddiviso in due settori in un’area che ci sarà messa a disposizione del comune di Martignana Po; nel suddetto campo si terranno esercitazioni di condotta e di palestra per unità cinofile di soccorso, ma anche per quelle persone che vorranno migliorare il loro affiatamento col cane ed affinarne la convivenza. Coloro che vorranno diventare unità cinofile della Protezione Civile dovranno impegnarsi anche in addestramenti settimanali su piste tracciate in ambienti diversi: golenali, boschivi, collinari, montani…
È evidente che quella che vogliamo istituire vuole essere una vera e propria scuola per unità cinofile, e per fare ciò dovremo dotarci di istruttori esperti e specializzati, poiché le Aquile non hanno nessuna capacità in merito. L’idea è di chiedere al gruppo del Soccorso Cinofilo Parmense la disponibilità a ricoprire il ruolo, almeno fino a quando non avremo anche noi istruttori capaci e competenti, proponendo una collaborazione stabile, magari tramite un gemellaggio. Infine daremo la possibilità, qualora lo voglia, alla cooperativa Santa Federici ed ai suoi operatori cinofili di fruire del campo, poiché i progetti e gli obiettivi che si pongono sono a lungo termine e necessitano per questo motivo di un impianto stabile ove svolgere le sedute.
Il discorso termina ora più che mai con il rinnovo dell’appello all’iscrizione di coloro che amano il loro amico a quattro zampe e vogliono dedicare una parte del loro tempo per un’attività impegnativa, ma anche molto remunerativa dal lato umano ed emotivo.
Paolo Azzali
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sabato 11 dicembre 2004

Esperienze di formazione

25 settembre, ore 6 – ritrovo in sede di tutti i volontari impegnati nell’Esercitazione “Carrara 1 anno dopo”. Borsoni, gambali, caschi e molto altro materiale sul furgone e un sacco di entusiasmo per un’esperienza per alcuni del tutto nuova. Era infatti la prima volta che partecipavamo ad una esercitazione di più giorni, partivamo un po’ preoccupate e sicuramente emozionate, ma con la consapevolezza di avere un’occasione importante per imparare qualcosa di utile per scenari di emergenza che, non essendo ricorrenti nel nostro territorio, ci erano sconosciuti.
Arrivati a Carrara, il campo base allestito dai volontari della V.A.B., nostri istruttori per l’occasione, è stato il punto di ritrovo per le diverse associazioni di Protezione Civile. Recupero di un ferito in un fiume, sgombero di una cantina allagata, ricerca notturna di dispersi nei boschi, spegnimento di un incendio, sono state alcune delle attività che abbiamo “vissuto” con i volontari della V.A.B., e senza dubbio non da spettatrici! Una delle cose che più ci ha sorpreso è che, dopo averci insegnato a usare il naspo, hanno mandato anche noi in mezzo alle sterpaglie a spegnere il fuoco! Mai avremmo pensato di riuscire a mettere in moto una pompa idraulica, oppure di ritrovare di notte un disperso tra le montagne, camminando nel buio tra acqua e fango.
È stata un’esperienza veramente positiva, che ci ha dato modo di rivalutare il ruolo che possiamo avere in una Associazione di Protezione Civile; ci siamo rese conto che non servono solo i muscoli e che anche il nostro contributo è prezioso: basta aver voglia di imparare, ma soprattutto essere entusiasti e credere in quello che si fa per dare il meglio di sé. E in tema di “carica” i ragazzi della V.A.B. sono stati davvero maestri: professionali nel momento in cui si trattava di coordinare le varie squadre, mai stanchi quando ci si trovava a cena e sempre attenti a coinvolgerci, anche tra una simulazione e l’altra.
Quanto è importante essere un gruppo affiatato: aiuta negli imprevisti da affrontare durante un intervento, sprona quando viene spontaneo chiedersi “perché lo faccio?” Ed è così difficile riuscire a sentirsi davvero uniti pur avendo gli stessi obiettivi! A Carrara, per due giorni, in mezzo a gruppi e volti nuovi, ci siamo sentite parte integrante di un gruppo veramente speciale.
Paola e Pierangela
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venerdì 10 dicembre 2004

Corsi di formazione, esercitazioni e interventi

Corsi di formazione, esercitazioni e interventi di Protezione Civile nel biennio 2003-2004
  1. Allestimento nuove tende Ferrino, generatori e torri faro (in occasione della Festa del Volontariato)
    Casalmaggiore, 16 ottobre 2004
  2. Esercitazione “Carrara 1 anno dopo”
    Carrara, 24 - 26 settembre 2004
  3. Esercitazione Provinciale Intercomunale per il Rischio Sismico
    Romanengo, Soncino, Ticengo,Casaletto di Sopra e Soresina, 17 aprile 2004
  4. Allestimento di un campo tendato
    Romanengo, 16 aprile 2004
  5. Corso di formazione sul rischio sismico
    Soncino, 5 - 7 marzo 2004
  6. Intervento dopo l’incendio di 2 abitazioni
    Torricella del Pizzo, 6 febbraio 2004
  7. Corso di base per Responsabili o Volontari di Organizzazioni di Protezione Civile
    Cremona, 18 ottobre 2003 - 20 novembre 2003 (1° ciclo)
    Cremona, 24 marzo 2004 - 5 maggio 2004 (2° ciclo)
  8. Corso di formazione sul rischio idrogeologico
    Stagno Lombardo, 3 - 5 ottobre 2003
  9. Emergenza alluvione a Carrara
    Carrara, 27 - 28 settembre 2003
  10. Esercitazione – Installazione di un campo tendato
    Martignana di Po, 17 maggio 2003
  11. Corso per Volontari di Protezione Civile
    Cavallara, marzo - aprile 2003
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giovedì 9 dicembre 2004

A che punto siamo?

Vogliamo riassumere brevemente le principali novità che hanno interessato la nostra Associazione nel corso del 2004; pubblichiamo anche volentieri una lettera pervenutaci dal Sindaco di Martignana di Po.

NUOVA SEDE E NUOVO MAGAZZINO
In questi ultimi mesi ci siamo ormai definitivamente trasferiti nella nuova sede sociale, sita al primo piano della palazzina “Ex Irma Bozzetti”, di fianco alla Piazza del Comune. L’Amministrazione Comunale ci ha infatti assegnato in comodato d’uso uno dei tre appartamenti di recente costruzione realizzati al primo piano della suddetta palazzina. Il magazzino è stato invece spostato in un locale posto nello stesso stabile, ma a pian terreno e con accesso diretto alla strada (via Garibaldi).
Grazie all’impegno di molte persone (anche non iscritte all’Associazione) i lavori di trasloco e di arredamento dei locali stanno proseguendo speditamente. In poco tempo la sede si sta dotando di sala riunioni/cucina, ufficio/sala radio, dormitorio/spogliatoio e bagno. Non può che farci piacere constatare che che gran parte dell’arredamento è stato donato da ditte e privati: per la sistemazione della sede sono state spese solamente poche centinaia di Euro. Non vogliamo dilungarci più di tanto con le descrizioni… una tua visita, ora che abbiamo una sede accogliente e idonea alla nostra attività, è ancora più gradita!
D’ora in poi, oltre alla consueta apertura del sabato pomeriggio, la sede resterà aperta, salvo imprevisti, anche il mercoledì sera dalle 21 alle 23. Per gli avvisi generali, le comunicazioni, gli articoli comparsi sui giornali che parlano di noi, ecc… verrà installata una bacheca a fianco del portoncino di accesso al magazzino: in questo modo ogni volontario e ogni cittadino potrà essere informato sulle attività svolte e programmate dall’Associazione; sarà inoltre un utile strumento per informare la popolazione sull’evolversi di una piena del Po.

NUOVO REGOLAMENTO
Per recepire nuove norme regionali e provinciali in materia di Protezione Civile, che da un lato promettono di sostenere maggiormente il volontariato, ma dall’altro pretendono ulteriori garanzie, è stato adottato un nuovo Regolamento Interno per la nostra Associazione.
Approvato nella riunione del Consiglio Direttivo del 26 ottobre, il regolamento, che ricalca in molti punti regolamenti adottati già da tempo da altre Associazioni, entrerà in vigore dal 2005 e comporterà maggiori obblighi per i volontari che vorranno iscriversi (o reiscriversi), sia per quanto riguarda la formazione interna che per quello che riguarda la partecipazione alle esercitazioni e ai corsi di formazione organizzati dalla Provincia o dalla Regione.
Ogni volontario dovrà quindi essere responsabilizzato ancora di più sulla scelta che liberamente fa di iscriversi ad un’Associazione di Protezione Civile come la nostra; questo significa accettare di impegnarsi nelle varie attività dell’Associazione, partecipando alle iniziative di autofinanziamento, ai momenti di formazione, alle esercitazioni e, naturalmente, alle emergenze. L’obiettivo che stiamo perseguendo, insieme alla Provincia e alla Regione, è quello di rendere il volontariato di Protezione Civile un’attività sempre più motivata e preparata.

NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
All’inizio del prossimo anno, come previsto dallo Statuto, l’attuale Consiglio Direttivo (formato attualmente da Stradiotti Maurizio, Di Liddo Antonio, Bresciani Umberto, Copelli Luca, Grisanti Alessandro e Borini Andrea) decadrà, e l’Assemblea dei Soci sarà dunque chiamata a eleggere i nuovi componenti del Consiglio Direttivo. Requisito unico e fondamentale per un volontario che voglia candidarsi alla carica di consigliere, oltre ad un forte senso di appartenenza all’Associazione: la consapevolezza del fatto che occorrerà accollarsi ulteriori responsabilità!
Il Direttivo in un secondo momento delegherà alcuni volontari a ricoprire responsabilità nei vari settori in cui si articola la nostra attività: radiocomunicazioni, unità cinofile, automezzi, attrezzature, vestiario, officina, gestione sede sociale…

NUOVI ACQUISTI
L’Associazione nel 2004 ha ricevuto dalla Provincia di Cremona contributi per un totale di 6.200,00 €. Con un primo contributo di 5.000,00 € (che ha coperto il 75% della spesa sostenuta) sono stati acquistati un furgone Ford usato a 6 posti con cassone e gancio di traino, un generatore Diesel trifase da 15 Kwh e una pompa sommersa per lo svuotamento di locali allagati. Con un secondo contributo di 1.200,00 € sono stati ampliati i D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale) in dotazione ai volontari iscritti. È stata acquistata una tuta anti-taglio da abbinare alla motosega già in nostro possesso e nel 2005 verranno acquistati stivaletti per tutti i volontari che si iscriveranno.
Inoltre la Provincia ci ha assegnato in comodato d’uso due tende Ferrino (modello Montana) di circa 25 mq cadauna. Per renderle autonome in termini di energia elettrica (per illuminarle e per alimentare i caricabatterie per radio e torce) abbiamo acquistato un piccolo generatore a benzina da 1 Kwh. Ora siamo in grado, potendo contare anche sulle altre tende in nostro possesso, brandine, gruppi elettrogeni e torri faro, di allestire e gestire un piccolo campo tendato.

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mercoledì 8 dicembre 2004

Permettete una favola?

Vignetta: Marco Rossi
Arrivò in un villaggio un tipo strano, che salutava tutti, che se occorreva una mano non si tirava indietro, che non parlava mai male di nessuno e non si offendeva mai quando qualcuno lo criticava e un bel giorno… proprio un bel giorno lasciò tutti a bocca aperta: a dire il vero non fece nulla di strabiliante ma, semplicemente, accese un bel fuoco e ci mise sopra un enorme pentolone d’acqua, e fin qui niente di strabiliante; il fatto è che quando l’acqua cominciò a scaldarsi e poi a bollire, si mise a chiamare tutti, ma proprio tutti, invitandoli a pranzo. Sarà stato per il tipo strano, sarà stato che un invito a pranzo non si rifiuta mai, di fatto, attorno al pentolone si ritrovarono davvero in tanti e fu proprio allora che il nostro amico cominciò a parlare: “oggi vi farò assaggiare la minestra più buona del mondo”.
“E come fai a prepararla?”, cominciarono a domandare i soliti che sanno sempre qualcosa più degli altri. “È semplice – disse il cuoco – ma è un segreto tutto mio”; e, così dicendo, estrasse dal suo sacco una pietra, né grossa né piccola, e la buttò nella pentola…
Li aveva davvero spiazzati tutti, ma prima che i soliti che sanno sempre qualcosa più degli altri fiatassero il nostro personaggio stava già mescolando nella pentola e, con il mescolo, si portò alla bocca quella che a tutti sembrava semplicemente acqua: “squisito!!!” disse, socchiudendo gli occhi da vero intenditore. “Certo che – aggiunse subito – ci vorrebbe qualche foglia di verdura”.
“Ne ho io nel mio orto”, si sentì dire da una voce; “anch’io”, fece eco un’altra e, in men che non si dica, la verdura era lavata, tritata e buttata nella pentola.
“Bene – disse l’uomo –, adesso ci siamo; però… se ci fosse qualche patata…” In tre o quattro si guardarono in faccia e le patate arrivarono.
“Visto che siete così gentili… non avreste anche qualche carota?” A chi non aveva ancora portato nulla venne voglia di farsi avanti, e le carote arrivarono.
“Ma no, sono troppe! – disse il cuoco – qui ci vuole qualche foglia di verza!” E, l’avete capito, arrivò anche questo.
E poi… E poi ci presero gusto in tanti – a parte i soliti che sanno sempre qualcosa più degli altri – ed era tutto un via vai di gente che suggeriva e aggiungeva ingredienti e discuteva sul da farsi, tutto sotto la regia del nostro “tipo strano” che finalmente disse: “A tavola!”.
E si trovarono davvero in tanti a mangiare, scoprendo, tra l’altro, di essere diventati un po’ più amici armeggiando attorno a quella pentola e continuavano a domandarsi… dove nascono le pietre per fare la minestra.
…ma adesso torniamo seri!
O, meglio, accorgiamoci di com’è seria questa storiella, e magari, chiediamoci quale dei personaggi potrebbe avere il nostro nome e il nostro volto: il tipo che butta il sasso e non ha paura di sembrare strano e non ha neanche paura di “sentire” già il minestrone là dove tutti vedono solo ancora dell’acqua? Oppure siamo quelli che, sollecitati, un po’ di verdura la portano? O forse di quelli che, a un certo punto, ci prendiamo gusto a dare una mano? O siamo i soliti che sanno sempre qualcosa più degli altri? Oppure noi non ci siamo perché, come quelli che la storiella neanche nomina, a noi piace stare in casa nostra e non dar (e non farci dare) fastidio a nessuno? Una cosa è certa: a parte quelli che se ne stanno a casa a non far nulla, per il resto, tutti questi personaggi – compresi “i soliti che sanno sempre qualcosa più degli altri” – sono utili e importanti per animare la scena.
…a questo punto…
Se siete arrivati a leggere fin qui, scambiamoci pure gli auguri… E che nessuno dica che è la solita minestra…
Don Luigi

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martedì 7 dicembre 2004

Avevo una specie di vita

Le nostre aquilotte
Avevo una specie di vita. Il mio mondo si riduceva ad alzarmi, fare qualche lavoretto in casa, andare al bar a bere un bianchino. Pranzo, sonnellino, ancora al bar. Alla sera la cena, la televisione e poi a nanna. Così per tutti i giorni della mia vita di pensionato. Poi ho scoperto la comunità: l’oratorio con i suoi magnifici giovani; la Pro Loco, pur lasciando perdere tutte le piccolezze che l’hanno fatta sciogliere e sperando si ricostruisca presto: mi piacevano molto le sue manifestazioni, sempre fatte in armonia e tra tante risate. Poi, ho scoperto la Protezione Civile “Le Aquile” con tutti i suoi interventi.
Nel 2000 l’alluvione del Po. Questo grande fiume che con il suo su e giù, a mo’ di respiro, ci ha terrorizzato, ma ha anche permesso di creare un gruppo sempre più numeroso ed unito. Le varie esperienze agli “Special Olympics”, gare sportive per disabili, dove impari veramente cosa è la sofferenza e la grande voglia di vivere. Non mi dilungo per non entrare nella retorica, ma spero che molti giovani entrino nella nostra associazione per capire che la vita di tutti i giorni non è sempre (e per tutti) tutta rose e fiori.
Il lago effimero
Ragazzi e ragazze che hanno partecipato a corsi di primo soccorso: come comportarsi di fronte a un ferito, come rianimare un intossicato dal fumo. Poi ancora corsi ed esercitazioni, come l’ultima a Carrara, durante la quale è stata simulata un’emergenza provocata dall’esondazione di un torrente. La soddisfazione delle onorificenze sia da Carrara che da Pozzuoli, dove c’è la sede nazionale de “Le Aquile”. E poi le esperienze di qualche anno fa a Macugnaga con il grande lavoro al “Lago Effimero”, che a voi può non dire niente, ma che ai nostri che c’erano ha dato grosse emozioni. Immaginate una parete di ghiaccio con l’acqua che si scioglie, sparisce nel nulla tra le pareti di roccia e non si sa bene dove stia andando a finire! Un lago che si riempie e quella grande macchina che è la Protezione Civile cerca di svuotarlo per non mettere in pericolo le popolazioni a valle qualora esondasse.
Le amicizie ed il cameratismo con altri gruppi di Protezione Civile. Le prove per il rischio sismico a Soresina: montaggio di 2 tende 9×6 con telo interno e luci in un’ora e mezza! Alla fine tutti assieme le smontavamo con gli altri a guardare, ed alla fine applaudire! Io avevo le lacrime agli occhi. Preparazione di sacchetti con panini, acqua e frutta per 300 persone. La raccolta dei rifiuti sul Po a Stagno Lombardo con volontari di altre associazioni: un centinaio di sacchi 2 ore.
Tutto ciò ci ha permesso di ottenere dalla Provincia, e da altri Enti e privati, sovvenzioni con le quali abbiamo acquistato il Defender e “l’Effimera”, vetture che amiamo particolarmente perché seppur piene di difetti ci portano sempre a destinazione… Ora abbiamo anche un camioncino per trasportare il materiale, la barca a motore, i generatori, le tende, le divise, gli stivali, i cappellini in pile, i borsoni…
Ecco, qui vorrei aprire una parentesi. Non abbiamo bisogno solo delle sovvenzioni sociali e governative. Abbiamo bisogno dell’aiuto, sì monetario, ma anche e soprattutto manuale dei martignanesi e di tutti coloro che vogliono unirsi e collaborare con noi. Braccia che aiutino a sistemare il magazzino, mani, ma soprattutto teste che ci aiutino a proseguire nelle nostre attività. Sorrisi, di cui abbiamo bisogno quando affrontiamo le nostre fatiche. Vorremmo che anche voi con noi vi trovaste pronti per ogni evenienza. Dalle notti di sorveglianza a Leno o a Casalmaggiore (per mettere da parte qualche soldino in più!) alle notti insonni nelle emergenze. Queste “Le Aquile Oglio-Po” oggi.
Ora passiamo ai piccoli problemi esistenziali da risolvere per ricompattare il gruppo. Penso che se ognuno, come mi sembra abbia detto Qualcuno più in alto di noi, guardasse la trave che ha nell’occhio invece della pagliuzza nell’occhio dell’altro, saprebbe perdonare come ci ha insegnato sempre quel Qualcuno più in alto di noi. Potremmo, ora che abbiamo una sede adeguata con magazzino e appartamento, riprendere l’attività con allegria e spirito di sacrificio, così come abbiamo fatto in questi anni.
Mi rivolgo di nuovo a voi martignanesi: cerchiamo di far qualcosa per la comunità e per tutti coloro che hanno bisogno della nostra disponibilità e, perché no, ci diamo da fare per portare in alto il nome di Martignana, ma abbiamo bisogno anche del vostro aiuto!
Un augurio a tutti di buone feste e che l’anno nuovo vi sia propizio.
Mariano Marcheselli
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lunedì 6 dicembre 2004

Attività svolte e progetti futuri

I progetti pianificati per quest’anno sono stati tutti realizzati, come avete potuto leggere negli articoli alle pagine precedenti: sistemazione e trasferimento nella nuova sede, acquisto di nuovi mezzi e attrezzature, potenziamento della formazione dei volontari.
A questo proposito nel 2005 si cercherà di far partecipare il maggior numero possibile di volontari ad un corso per addetti di terra al servizio degli elicotteri organizzato dal Coordinamento delle Associazioni di Protezione Civile e finanziato dal C.I.S.VOL. di Cremona, nonché agli eventuali corsi istituiti dalla Provincia di Cremona. Inoltre è in programma per la prossima primavera una esercitazione interforze di più giorni a Martignana in occasione dell’inaugurazione della nuova sede.
Nel corso dell’anno verranno programmate ulteriori esercitazioni-corsi di formazione interni, al fine di rafforzare le competenze dei volontari sull’utilizzo delle attrezzature e dei mezzi a nostra disposizione. Anche per il 2005 la formazione dei volontari è uno degli obiettivi principali che l’Associazione si pone, in modo da poter operare con ancor più consapevolezza e professionalità nelle emergenze.
Vi invitiamo a consultare il nostro sito Internet per un elenco completo delle varie attività svolte quest’anno dall’Associazione e per ulteriori approfondimenti sulle attività del prossimo anno.
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sabato 4 dicembre 2004

Dal Palazzo Municipale...

Colgo l’occasione delle festività di fine anno 2004 per rivolgere un caloroso saluto unitamente agli auguri più fervidi all’Associazione di Protezione Civile “Le Aquile Oglio-Po”, associazione degna di lode e di gratitudine per la competenza e l’impegno con cui svolge la propria opera di volontariato.
Come ho già avuto modo di dire in sede di Consiglio, l’Amministrazione Comunale ne segue con particolare interesse l’attività, consapevole dell’importanza e, direi, dell’indispensabile ruolo svolto dai Volontari di Protezione Civile nella società in genere e nella nostra comunità in particolare.
Ciò che maggiormente colpisce è il constatare come questo gruppo sia animato da un grande entusiasmo, da una grande compattezza, da una grande volontà di rendersi utile senza fine alcuno di lucro e, cosa molto significativa, senza il benché minimo interesse politico o di parte. A ciò aggiungasi l’estrema chiarezza e trasparenza amministrativa, evidenziata da un corretto uso degli automezzi e delle attrezzature in dotazione, nonché da un bilancio di gestione puntuale e da chiunque verificabile.
Non è stato difficile, quindi, con le premesse di cui sopra, assumere da parte dell’Amministrazione Comunale la decisione di mettere a disposizione di questa Associazione idonei, decorosi e funzionali locali per una sede adeguata affinché possa svolgere al meglio la propria attività.
L’Amministrazione Comunale ha altresì deciso di affidare alle “Aquile”, in comodato d’uso, un’area comunale, non venduta fortunatamente a privati, come altre aree pubbliche, da destinare a scuola di addestramento cani da ricerca e soccorso e ad attività di cinoterapia per ragazzi disabili della zona, con l’auspicio che tale attività possa dare, quanto prima, i suoi frutti alleviando disagi e sofferenze.
Auguri e buon lavoro!
Il Sindaco
Domenico Avv. Fazzi
LaPenna2004_5.pdf