lunedì 13 dicembre 2004

Debriefing

Nei vari corsi di formazione che abbiamo seguito, più volte gli istruttori hanno insistito sull’importanza dei “debriefing”, cioè quelle riunioni che i capisquadra dovrebbero tenere alla fine di ogni intervento per analizzare se tutto è andato per il meglio oppure se qualcosa è andato “storto” o qualche aspetto può essere migliorato.
Il rinnovo delle cariche sociali potrà essere, per la nostra Associazione, uno di questi momenti; l’occasione in cui sarà opportuno fermarsi per valutare quello che è stato fatto in questi quattro anni di vita, domandandoci assieme con senso critico – senza ridursi solamente ad ammirare la strada già percorsa – se finalità e obiettivi prefissati sono stati centrati e se sono ancora validi oggi. Tutto questo permetterà poi di valutare eventuali progetti futuri.
Certamente se torniamo all’inizio del 2001, quando una decina di ragazzi, dopo l’alluvione, si rendeva conto di una carenza del nostro territorio e decideva di fondare un’Associazione di Protezione Civile che avesse come fine la preparazione delle persone e la gestione di mezzi e attrezzature per affrontare una prossima piena, non possiamo che ritenerci soddisfatti per quanto realizzato fino ad ora.
L’esperienza maturata dai nostri volontari nei numerosi interventi, dalle piccole manifestazioni alle emergenze nazionali, ci fa credere di avere delle squadre pronte. Anche le attrezzature di supporto che possediamo, come meglio descritto negli articoli che seguono, ci rendono autonomi ed efficienti in caso di necessità.
Errori senza dubbio ne sono stati fatti, a volte dovuti all’inesperienza, altre volte forse al troppo entusiasmo. È anche vero che in certi casi risulta difficile essere obbiettivi quando si giudica quello che è stato realizzato con le proprie mani; e poi a volte la realtà vista dall’interno risulta diversa da quella percepita da chi “sta fuori”. Proprio per questo desidererei che i pareri, i consigli e le critiche – quelle costruttive ovviamente; cosa ce ne facciamo delle altre? – uscissero fuori dal circolo dell’anonimato e del “passaparola”, e avessimo tutti il coraggio di farli giungere direttamente a destinazione.
Vogliamo e cerchiamo di essere uniti per uno scopo comune, che è quello di metterci al servizio delle persone in difficoltà, senza aspettarci nulla in cambio. Chi sceglie liberamente di iscriversi all’Associazione e di essere “volontario”, deve assumersi un impegno continuo e responsabile, e rispettare le regole.
Questi valori ci hanno sicuramente premiato, visto che nel 2004 ben 42 volontari risultano iscritti, e ci hanno permesso di superare varie prove, dalle logiche di potere alle promesse o provocazioni elettorali. Ora una sede accogliente ed idonea è un buon punto di riferimento per tutti quelli che vogliono “conoscere” ed aggregarsi a noi, condividendo gli ideali appena descritti; vi aspettiamo!
Maurizio Stradiotti
LaPenna2004_1.pdf

Nessun commento: