venerdì 13 dicembre 2002

Fatti, non parole!!!

In queste poche parole è condensata l’attività della nostra Associazione nel 2002. In queste poche parole deve essere intesa la vita di un Volontario di Protezione Civile. Un anno è passato dall’ultimo bollettino e mai così tanto mi sento di urlare queste parole pieno di orgoglio per tutto quanto hanno fatto i volontari iscritti alla nostra Associazione. All’interno troverete, grazie alle loro parole, traccia di tutte le nostre esperienze ed attività di Protezione Civile effettuate quest’anno.
Innanzitutto un grande GRAZIE a tutti voi Volontari con la speranza che il loro impegno continui su questa strada, ma anche un GRAZIE a tutti coloro che in vari modi ci stanno aiutando a crescere.
La cosa fondamentale, e penso che tutti ormai dovrebbero averla capita, è che noi preferiamo operare, lavorare, metterci a disposizione del prossimo prima che apparire belli lucidi e incravattati sulle pagine di un giornale; molte volte ci basta un sorriso della gente, una pacca sulla spalla dalle persone a cui prestiamo aiuto, un invito a ritrovarci dopo l’allarme per ridere insieme per ripagarci dello sforzo fatto.
Forse è questo il vero spirito che ci deve guidare tutti: non chiediamoci perché lo facciamo, dobbiamo solo essere consapevoli che mettendo a disposizione il nostro tempo libero per aiutare chi ha bisogno facciamo prima di tutto un grande regalo a noi stessi e alla nostra vita. Arriveranno le lodi, arriveranno le attrezzature, arriveranno i discorsi ufficiali di ringraziamento, ma tutto questo non ci deve apparire come dovuto, ognuno di noi ha fatto una scelta e lo scopo deve essere solo di collaborare con tutti gli altri Volontari che hanno fatto la stessa scelta al fine che questa si realizzi.
Dobbiamo continuare a crederci così come abbiamo fatto nel 2002, solo in questo modo il nostro gruppo continuerà a crescere e a consolidarsi, solo così ci verranno offerte grandi occasioni come le esperienze maturate in Toscana e a Macugnaga sul “Lago Effimero”.
E soprattutto: “Fatti, non parole”!!!
Maurizio Stradiotti

giovedì 12 dicembre 2002

Le Aquile volano alte

Qualcuno ha scritto sul quotidiano “La Provincia” «adesso le Aquile volano alte». Non abbiamo più bisogno di presentarci: “Le Aquile Oglio-Po” sono presenti nelle piccole e grandi manifestazioni del Casalasco ed oltre. Dalle più “futili”, come la sorveglianza in manifestazioni canore, in feste di paese, alle selezioni di Miss Italia a Casalmaggiore, dove i nostri giovani si sono “lustrati gli occhi” ammirando quegli aggraziati corpicini. Alla sorveglianza alle corse ciclistiche sotto la pioggia battente senza battere ciglio, al percorso di Enduro in mezzo al fango della golena, alle varie biciclettate della Pro Loco o dell’Oratorio.
La nostra associazione si è impegnata in compiti più seri come l’Esercitazione Nazionale “Po 2001”, dove abbiamo garantito le telecomunicazioni, in caso di emergenza, nel territorio casalasco; come il Corso di Primo Soccorso e la partecipazione all’iniziativa “Neetà l’arzen de l’Oi”, la pulizia della nostra golena e i vari monitoraggi nel corso delle piene del fiume Po. Abbiamo svolto impegni gravosi come la sorveglianza al convegno presso la sede della Cassa Padana – Popolis a Leno: quattrocentocinquanta persone tra bancari, ospiti da accontentare, seguire ed informare; sedie da sistemare davanti ad un maxischermo dove si alternavano a parlare direttori di banca, archeologi, bioallevatori, ministri e personaggi famosi come il sig. Soffiantini. Durante la manifestazione, nella quale si è parlato del ritrovamento di una basilica romanica nei pressi di Leno e degli scavi che hanno evidenziato l’impegno dei monaci nell’agricoltura biologica, era esposta la preziosissima Bibbia di Leno, che era sorvegliata speciale dalla nostra squadra di volontarie, le Aquile’s Girls, che hanno colpito i presenti per la loro avvenenza, il loro sorriso sempre pronto e la loro eleganza vestite con la divisa dell’Organizzazione.
Purtroppo a causa della concomitanza dell’altra spedizione a Macugnaga non tutti avevano la divisa completa. Peccato, ma noi come sempre aspettiamo che ci giunga un aiuto per poterne acquistare in maggior numero.
Non bisogna dimenticare il contributo che la nostra associazione ha dato effettuando un importante servizio sia agli “Special Olympics” (giochi per disabili mentali) a Milano, sia alla Settimana dello Sport per Disabili organizzata dall’Atletica Interflumina di Casalmaggiore. Il nostro compito di andare a ricevere gli atleti che provenivano da tutta Italia agli aeroporti di Milano e Bologna e alla stazione di Parma per portarli presso gli alberghi e da lì ai terreni di gioco ci ha coinvolto in maniera completa, ma tutto è stato gratificato dalla possibilità di conoscere persone eccezionali con il sorriso pronto e la voglia di vivere straordinaria. Qui potrei entrare in polemica con gli abitanti del Casalasco per l’indifferenza mostrata verso quegli atleti: la mostra itinerante “Basta un’ala per volare” sulle Olimpiadi per Disabili, alla quale i nostri volontari hanno prestato servizio per una settimana intera, è stata disertata da tutti, scuole comprese, come se la gente avesse paura di guardare in faccia il male senza sapere che un domani potremmo avere bisogno tutti di queste strutture e chiedere aiuto a gruppi di volontari come il nostro.
Quest’estate abbiamo partecipato ad un’iniziativa proposta dalla V.A.B. (Vigilanza Antincendi Boschivi), un gruppo di volontariato toscano. Un’esperienza che per alcuni di noi è servita ad apprendere le tecniche di spegnimento degli incendi nei boschi e che ci ha permesso di stringere nuove amicizie e di farci conoscere per la nostra serietà e dedizione anche al di fuori dei confini cremonesi.
In ultimo non si può non ricordare l’importante partecipazione del nostro gruppo alla II Fase dell’Emergenza Lago Epiglaciale Ghiacciaio Belvedere (“Lago Effimero”) a Macugnaga. Il racconto dei nostri volontari, stupiti da questa parete di ghiaccio che scende dal Monte Rosa, in continuo movimento, che brontola ed avanza verso valle, è impressionante: dal ghiacciaio stanno spuntando resti di un piccolo aereo precipitato anni fa, resti di corpi di scalatori ungheresi caduti dalle pericolosissime pareti riaffiorano dopo che per decenni il ghiacciaio li ha nascosti e custoditi. Mi raccontano che i geologi sono preoccupati perché l’acqua che era contenuta nel “Lago Effimero” è stata velocemente inghiottita da questo “mostro” in voragini sottostanti lasciando poi tutti dubbiosi sulla sua fuoriuscita verso valle. Il lavoro è stato intenso: i voli continui in elicottero per raggiungere i luoghi di azione, la preparazione e l’aggancio dei carichi da trasportare verso valle, l’aiuto a coordinare quella complessa macchina che è la Protezione Civile. Ma ci son stati anche i momenti lieti, come il lavoro di gruppo, le serate in compagnia, i voli in elicottero che hanno fatto ammirare le vallate dall’alto, le belle ragazze del 118, gli scherzi dell’elicotterista che si appoggiava in volo con il pattino sulle spalle di Grisanti…
Tutto questo rappresenta un anno del nostro lavoro di Volontari di Protezione Civile.
Poi ci sono i piccoli interventi per il bene del paese: la tinteggiatura dell’Asilo Comunale, la verniciatura della cancellata della Casa Parrocchiale, l’assistenza alle varie manifestazioni del paese ed ultimo, in ordine di tempo, la ripulitura del monumento ai caduti delle grandi guerre posto al cimitero e il posizionamento al suo fianco di un nuovo pennone per rifare sventolare il tricolore, simbolo di una patria per la quale sono morti tanti nostri concittadini, che con il sacrificio ci hanno permesso di vivere come stiamo vivendo oggi.
Tutto ciò che facciamo lo facciamo con il cuore, la volontà e, a volte, in mezzo al disinteresse, ma se volete che “Le Aquile” di Martignana volino sempre più in alto siateci sempre vicini ed aiutateci.
Mariano Marcheselli

mercoledì 11 dicembre 2002

Basta un'ala per volare

Riflessioni di Mariano
Sono di guardia all’auditorium S.Croce di Casalmaggiore per la mostra fotografica “Basta un’ala per Volare”, sullo sport dei disabili. Tutto è iniziato il primo maggio, quando l’Associazione Volontari di Protezione Civile “Le Aquile Oglio-Po”, di cui faccio parte, è stata incaricata di ricevere agli aeroporti di Milano e Bologna gli atleti disabili che hanno partecipato ai Campionati Italiani Assoluti di Tennis Tavolo che si sono svolti a San Polo di Torrile. Divisi in gruppi li abbiamo sistemati nei vari hotel, abbiamo cercato di esaudire tutti i loro desideri ed anche sopportare alcuni loro capricci.
Ho assistito alle gare: atleti con le gambe paralizzate o addirittura privi di esse, seduti nelle loro carrozzelle, concentrati nelle astuzie del gioco ed infine l’urlo liberatorio nel momento della vittoria. Atleti senza un braccio, con le mani rattrappite, una gamba posticcia… impressionante.
Arriva un’auto sportiva, lucida, grintosa; ne scende un ragazzo di vent’anni senza gambe, prende la sua carrozzina e va verso il campo di gioco sorridendo a tutti quelli che incontra.
Il nostro gruppo seguiva gli atleti provenienti da Palermo, Marsala, Mazara del Vallo, Agrigento. Ragazzi spiritosi e sempre pronti a prendersi in giro. Una bella ragazza con i capelli lunghi e un volto carino ha accettato di fare una fotografia con me.
Domenica, al termine delle gare, abbiamo riportato gli atleti agli aeroporti.
La mostra di Casalmaggiore è proseguita. Ci sostituiamo nei turni di sorveglianza; il lunedì è il mio turno, alle nove e un quarto apro i locali e mi siedo al tavolo leggendo il giornale; mi cade l’occhio sulla foto di un atleta ai blocchi di partenza: le gambe gli terminano al ginocchio, poi ci sono due protesi avvitate con due bulloni che terminano con delle scarpette… impressionante.
Riprendo a leggere. Nel salone vicino una tromba suona un’aria della Tosca; è struggente e rilassante.
Rialzo gli occhi, mi appare l’immagine di un atleta in piedi con una gamba sola e la protesi appoggiata a terra… sconvolgente. Una ragazza cieca che corre con il proprio cane guida, un atleta con il casco su di una carrozzina a tre ruote per le alte velocità, una bella ragazza in piscina che nuota, priva delle gambe… …sconvolgente.
Due squadre di pallavolo sedute per terra perché tutti gli atleti sono paralizzati dalla vita in giù, un nuotatore senza braccia che si aggiusta gli occhialini con il piede e poi si tuffa in un volo plastico. Bellissimo a vedersi, e qui capisco però che ciò che vedo non è per niente sconvolgente o impressionante. Ora riesco a vedere la volontà e la grinta, la voglia di vincere, ma soprattutto la voglia di vivere di questi atleti.
Vado a guardare il registro dei visitatori della mostra. Conto i nomi: settanta visitatori in una settimana. Questo è sconvolgente. Leggo i nomi: Silvia, Paola, Francesca, Maurizio, Mariano… Ma questi siamo noi!!! Beh, tutto fa numero; leggo le frasi scritte dai visitatori: “Ho capito che la voglia di vivere supera ogni barriera”, “È facile piagnucolare quando si sta bene, il difficile è sorridere quando si sta male”, “Perché non farne un libro?” …sì, per settanta persone?!?
Scendo a fumarmi una sigaretta. Passa un anziano con il nipotino, non dà nemmeno un’occhiata ai cartelloni. Passano due belle ragazze in bicicletta, sorridono ma oggi non vedono nulla. Sulle panchine della bellissima piazza di Casalmaggiore giovani mamme e babysitter perdono l’occasione per far vedere ai loro piccoli quanto sono fortunati; passa un ragazzo con la Gazzetta dello Sport, non dà uno sguardo ai tabelloni.
Risalgo, riguardo il registro. Mi aspetto di vedere scritto “I ragazzi della V C”, “la terza elementare di…”, “Liceo di…”, ecc. Niente… …questo è sconvolgente.
Un’occasione mancata per questi ragazzi per conoscere il dolore, la speranza, la volontà, la gioia di vivere di queste persone e l’insegnamento che possiamo da loro ricevere per il nostro futuro. Che occasione mancata per gli insegnanti per spiegare ai ragazzi che la vita non è soltanto voglie e capricci ma che si può e si deve tendere sempre la mano a chi sta peggio di noi.
Professor Carlo Stassano, pura energia in movimento, uomo senza il cellulare, novello Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento di questa società abulica ed indifferente, non ti arrendere mai; nel nostro piccolo noi associati de “Le Aquile”, sacrificando il nostro tempo libero e profondendo tutte le nostre energie aiuteremo sempre persone di così alti valori morali.
Mariano Marcheselli

martedì 10 dicembre 2002

"Alla conquista" del Monte Rosa

Il coordinatore Massimo Battistella
Se ce l’avessero detto solo un paio di mesi fa, nemmeno noi ci avremmo creduto, ma alla fine i nostri sforzi sono stati premiati in un momento così di grazia per la nostra associazione…
A fine Agosto tornavamo da Carrara, reduci dal servizio antincendio promosso dalla Regione Toscana e la V.A.B. (Vigilanza Antincendi Boschivi), quando il fax della nostra sede ha iniziato a trasmettere il documento che ha cambiato per sempre la storia della nostra sezione… PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI – DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE: la scritta campeggia a caratteri cubitali sopra lo scarno, ma significativo comunicato. Rapido giro di telefonate… siamo stati precettati… a Macugnaga hanno bisogno di volontari per il Lago Effimero che da inizio estate minaccia i paesi nella valle sottostante. Nel cuore un confuso miscuglio di emozioni: ci sentiamo spaesati, entusiasti, elettrizzati, e anche un po’ intimoriti dalla grande responsabilità che incombe…
Pochi giorni per preparare tutto il materiale necessario: divise, caschi di protezione, torce, imbracature, corde e moschettoni e per settembre siamo pronti a partire. Io salgo a Domodossola il 9 per incontrare la stampa locale e ringraziare pubblicamente Gianfranco Zanetta, Presidente delle “Aquile” – Sezione di Borgomanero (NO). È anche grazie a lui se siamo riusciti a proporci a livello nazionale. Il settimanale “Il popolo dell’Ossola” pubblica subito l’articolo celebrando le “Aquile sez. Oglio Po” come l’unico gruppo di volontari intervenuto da fuori Regione Piemonte.
Due giorni dopo, l’11 settembre, arrivano gli altri sette: il nostro presidente Maurizio Stradiotti, Antonio Di Liddo, Luca Copelli, Stefano Rossolini, Alessandro Grisanti, Pier Carlo Gardani, Umberto Bresciani e tutti insieme risaliamo la Valle Anzasca fino a raggiungere gli abitati di Staffa e Pecetto che insieme formano il comune di Macugnaga.
Il Centro Operativo Misto (C.O.M.)
È un pomeriggio soleggiato quando ci presentiamo al C.O.M. (Centro Operativo Misto). I funzionari della Regione ci accolgono subito cordialmente e dopo una breve riunione informale ci accompagnano al nostro albergo per la sistemazione e la cena. La sera andiamo tutti a letto presto, quasi senza chiuder occhio tutta la notte per l’eccitazione e il mattino seguente siamo tutti in piedi alle cinque già lavati, vestiti e pronti per il primo giorno di lavoro.
Alle otto, dopo aver ammirato la leggendaria alba che tinge di rosa le pareti attorno alla valle, mentre sul paese aleggia ancora la leggera foschia mattutina, ci si porta con i mezzi di servizio al C.O.M. per ritirare le radio e gli incarichi della giornata, dopodiché aspettiamo l’arrivo dell’elicottero della ditta Eliossola che ci coadiuverà nel nostro lavoro. Si tratta di un elicottero piccolo, modello Lama, con la coda a traliccio, il migliore in assoluto per la montagna. Ci carica tre per volta e, compiendo divertenti evoluzioni, anche se a volte un po’ spericolate, ci porta a quota 2070 dove iniziamo il giro di perlustrazione e piano piano ci posizioniamo lungo la linea del ghiacciaio del Belvedere dalle pendici, accanto al rifugio Zamboni-Zappa, fino a quota 2300 metri, fra immense morene, per controllare le sponde del Lago delle Locce e i crepacci, profondi fino a 250 metri, attorno al lago Effimero, mentre i Vigili del Fuoco (nucleo SAF) si danno da fare con le operazioni di svuotamento. Le giornate trascorrono così, fra una perlustrazione e l’altra e turni massacranti di lavoro ad approntare i materiali per il trasporto con l’elicottero…
Si prepara un carico per l'elicottero
Sentiamo salire l’adrenalina nel momento in cui resta sospeso in volo a pochi metri sopra le nostre teste, con le potenti pale che sollevano aria e polvere, in attesa di agganciare il carico. Sono attimi di intensa emozione per tutti e lo splendido panorama che ci circonda ripaga ampiamente gli sforzi che stiamo compiendo.
Attorno a noi abbiamo la famosa Est del Monte Rosa, una parete dalle caratteristiche Himalayane, unica nel suo genere in Europa… Più di 2000 metri in verticale fino a raggiungere la punta più alta, la Dufour, a circa 4660 metri (seconda vetta d’Europa)… Quando il tempo lo permette le guide alpine fanno alzare l’elicottero per monitorare lo stato del ghiacciaio e un fortunato pomeriggio, in condizioni meteo ottime, salgo con loro insieme a Massimo Battistella (coordinatore della Protezione Civile del Verbano-Cusio-Ossola assieme a Renata Curzio, autrice materiale della nostra convocazione in Piemonte), e in circa un’ora sorvoliamo tutta la cresta innevata fin quasi alla cima, valicando più volte in Val Sesia e in Svizzera su di un oceano immenso di neve fresca, arrivando vicino al rifugio Regina Margherita (4550 metri, il più alto in Europa), per poi scendere lungo le immense pareti rocciose, passando per il famoso canalone Marinelli, volando sopra tutti i rifugi e bivacchi in quota. Il giro si conclude con un’emozionante discesa tra i crepacci fino al Lago Effimero. Durante il periodo di servizio abbiamo compiuto numerosi voli in quello scenario paradisiaco mentre ci si alternava nei vari compiti tra C.O.M. e postazioni in quota, coordinandoci al meglio con le altre squadre presenti e guadagnandoci il plauso da parte delle autorità comunali, provinciali e regionali.
L’emergenza con tutta probabilità continuerà nei prossimi anni per tenere sotto osservazione il bacino effimero. Per questo abbiamo avviato con il Coordinamento Protezione Civile delle province del Verbano-Cusio-Ossola un’intensa e fattiva collaborazione che in futuro comprenderà sicuramente nuovi nostri interventi a Macugnaga e dintorni.
Le “Aquile” questa volta si sono davvero superate… e grazie anche a questa esperienza voleranno sempre più in alto, facendo tesoro di tutto quanto hanno imparato e impareranno in futuro…
Certo, il nostro prossimo servizio potrà sembrare forse più “tranquillo” di quelli che ci hanno visti impegnati negli ultimi mesi, ma non per questo meno importante. Sarà infatti nostro compito vigilare sulla Fiera di San Carlo e in quell’occasione avrete l’occasione di parlare direttamente con noi della nostra esperienza. Saremo infatti presenti sia come servizio di sicurezza tra le bancarelle, sia con un nostro stand dove potrete ammirare le suggestive foto scattate nei giorni di Macugnaga e di Carrara, fermarvi a vedere il filmato della nostra spedizione, sentire dalla nostra viva voce l’emozione che ancora proviamo al ricordo dell’avventura sul Monte Rosa. E ancora, confrontarvi con noi per verificare l’impegno e la serietà con cui svolgiamo un lavoro che, nelle nostre intenzioni, vuole essere fiore all’occhiello per il territorio casalasco. Insomma, un’occasione in più per conoscere una realtà ormai chiara e definita come la sezione locale della Protezione Civile, composta da volontari preparati e motivati, sempre aperta a nuove collaborazioni... vi aspettiamo!
Marco Vallari

lunedì 9 dicembre 2002

Le Aquile in Versilia

Davvero positivo l’esito del primo gemellaggio fra le nostre “Aquile” (Sezione Oglio-Po) e la V.A.B. (Vigilanza Antincendi Boschivi) di Carrara. L’esperienza maturata dai volontari in trasferta è variegata e comprende nozioni e tecniche per lo spegnimento di incendi.
Nei due turni del mese di agosto sono state compiute diverse uscite sul territorio delle meravigliose Alpi Apuane, con le innumerevoli cave a cielo aperto di pregiato marmo bianco, in questo periodo estivo silenziose ma comunque testimoni di innumerevoli epoche passate… Si transita su strade ripidissime e precarie, costruite da poderose ed immense ruspe, per raggiungere la più alta: la cava di Fantiscritti che sovrasta la città di Carrara e i minuscoli paesi montani, fra cui il famoso abitato di Colonnata. Poi si discende velocemente con i potenti fuoristrada messi a disposizione dalla Regione Toscana in gallerie strette e tetre come se fossero state scavate da gigantesche talpe… si costeggia la cava di Michelangelo dove l’artista sceglieva la materia prima per le sue opere, giù per i tornanti sotto tunnel di vegetazione assai fitta composta da castagni, pini neri e pini marittimi, fino a raggiungere l’abitato di Fossola, frazione di Carrara, dove si trova il nostro quartier generale.
Neanche il tempo di cambiarci ed ecco che la radio gracchia qualcosa: musica… ci viene però subito spiegato che da quelle parti c’è un piromane che, divertendosi a sfidare le autorità, prima di appiccare un incendio diffonde musica sulle frequenze della V.A.B…. Sorridiamo fra noi, ma sobbalziamo rabbrividendo quando, alcuni minuti dopo, squilla il telefono che segnala l’incendio…
Si parte immediatamente al seguito di questi ragazzi: Massimo, Michele, Damiano e molti altri (mentre Mauro è infortunato e segue trepidante col binocolo lo svilupparsi delle fiamme) salgono sui mezzi e arrampicandosi con le quattro ruote motrici giungono sul posto… attimi concitati, arriva l’elicottero che rapidamente compiendo spaventose evoluzioni scarica acqua sul fuoco. L’incendio è domato relativamente in poco tempo… siamo stati fortunati, ma poteva andare peggio! Si procede poi a bonificare la zona e una volta assicuratici che le fiamme sono state definitivamente spente, ci allontaniamo e rientriamo alla base.
Oltre alle uscite sulle cave e ad alcuni piccoli interventi, sono state effettuate diverse prove di fuoristrada estremo diurno e notturno, seguendo vari percorsi boschivi mentre i volontari V.A.B. ci impartivano nozioni antincendio, mostrandoci le metodologie d’intervento, le attrezzature in dotazione, concludendo le lezioni teoriche e pratiche sul campo, con una visita al Centro Operativo Provinciale che coordina le attività dell’Antincendio, del Pronto Soccorso e della Polizia Forestale sul territorio di Massa-Carrara.
Hanno partecipato ai due turni organizzati in collaborazione con la V.A.B.: Maurizio Stradiotti, Luca Copelli, Stefano Rossolini, Umberto Bresciani, Alessandro Grisanti, Pier Carlo Gardani, Giuliano Bini e il sottoscritto Marco Vallari.
Quest’esperienza non resterà isolata dal momento che ha segnato l’inizio di un’intensa e indubbiamente preziosa collaborazione fra la nostra associazione e la V.A.B. toscana. Sono in programma nuovi gemellaggi al punto che già a partire dalla fine di settembre ospiteremo i volontari della Versilia nel nostro territorio in previsione anche del Salone dell’Emergenza che si svolgerà verso la fine di settembre a Montichiari.
Le “Aquile” continueranno a vigilare il Grande Fiume ed il Parco “Golena del Po”, ma ora sicuramente voleranno più in alto estendendo la loro attività anche al resto del territorio nazionale.
Marco Vallari

domenica 8 dicembre 2002

Il progetto "Golena Sicura"

Quest’anno la Provincia di Cremona ha messo a bilancio 32.496,00 € per sostenere con un contributo economico le organizzazioni di volontariato e i gruppi comunali ed intercomunali di protezione civile iscritti alla sezione provinciale di Cremona dell’Albo Regionale di Volontariato di Protezione Civile. Sono ammessi a contributo quei progetti o quelle attività, della durata massima di un anno, che prevedano l’acquisto di strutture mobili, mezzi, attrezzature, dotazioni di soccorso o prevenzione, l’organizzazione o partecipazione a esercitazioni con eventuale acquisizione di materiali e mezzi, l’organizzazione e lo svolgimento di corsi di formazione. Potrà essere assegnato un contributo fino al 70% dell’intero costo del progetto o dell’attività. Il contributo massimo assegnabile per ciascuna organizzazione è di 5.000,00 €.
La nostra associazione all’inizio di ottobre ha presentato la domanda di contributo per un progetto intitolato “Golena Sicura”, finalizzato all’acquisto di attrezzature con le quali si cercherà di completare la dotazione di mezzi sufficienti a garantire un primo intervento in caso di emergenza idrogeologica, anche in occasione di interventi notturni, in condizioni critiche di maltempo e in territori allagati, al fine di garantire la sicurezza degli abitanti dei comuni del Casalasco in caso di calamità naturali. Il materiale acquistato sarà gestito e utilizzato dai volontari nel corso di interventi di protezione civile e verrà inoltre messo a disposizione delle Amministrazioni Comunali con le quali verranno coordinati gli interventi da effettuarsi sul territorio in caso di emergenza.
Il costo complessivo previsto per la realizzazione del progetto è di € 7.464,00, mentre l’ammontare del contributo richiesto è di € 5.000,00. Sono state considerate per la copertura delle spese anche una parte delle entrate costituite dalle offerte (per un importo complessivo previsto di circa € 1.800,00) provenienti dalle aziende e dai privati che anche quest’anno ci hanno aiutato economicamente. A questo proposito vogliamo di nuovo ringraziare tutti quei privati e quegli enti che con i loro contributi ci hanno permesso di accantonare i fondi necessari per realizzare questo progetto. Vi ricordiamo che anche nel 2003 alla fine del mese di gennaio il nostro bilancio sarà pubblicamente consultabile presso la nostra sede o sul nostro sito Internet.
Si è preferito inserire nel preventivo di spesa soprattutto quelle strutture mobili e quelle attrezzature di soccorso che – nonostante la loro estrema utilità in caso di emergenza – per l’elevato costo la nostra associazione non è stata ancora in grado di finanziarne l’acquisto.
Vogliamo qui di seguito riportarvi brevemente un elenco degli acquisti più significativi che abbiamo preventivato.
  • Tenda autostabile – Indispensabile nel caso si debba allestire un Centro Operativo Misto sul territorio soggetto ad emergenza idrogeologica. La scelta d’acquisto è ricaduta su una tenda Ferrino che presenta un ottimo rapporto prezzo/dimensione. Il modello Montana 29, del costo di 2.184,00 € (prezzo riservato ad associazioni di Protezione Civile ufficialmente riconosciute), permetterebbe infatti di ottenere di circa 30 mq di superficie coperta, più che sufficienti per ospitare una decina di volontari per il pernottamento e per proteggere le attrezzature più delicate (radio, computer, telefoni, caricabatterie…) necessarie per fronteggiare l’emergenza.
  • Gommone – L’unico mezzo che consente il pattugliamento antisciacallaggio nelle cascine allagate dal fiume in piena e per il trasporto degli sfollati in caso di evacuazione repentina delle proprie abitazioni. Per contenere la spesa, pur garantendo la possibilità di effettuare gli interventi sopraccitati, si è preferito preventivare l’acquisto di un gommone usato, il cui costo si aggira attorno ai 2.500,00 €.
  • Torre fari – Si è pensato di acquistare una Fireco Star Primo, visionata di persona al Salone dell’Emergenza di Montichiari (Bs) di quest’anno, che ad un costo relativamente basso (930,00 € circa) permetterebbe l’illuminazione dell’area interessata dall’intervento in abbinamento ai gruppi elettrogeni già in nostro possesso.
  • Torce – Assieme alla torre fari consentono ai volontari di poter prestare la loro opera (rilevamento fontanazzi, monitoraggio argini e golena…) anche nelle ore notturne. L’acquisto di torce ricaricabili stagne, anche se il costo è leggermente superiore a quelle normali, ne limiterà notevolmente i costi per la manutenzione.
  • Vestiario ad alta visibilità – Completa la dotazione di capi già in nostro possesso secondo la normativa regionale al fine di tutelare i volontari in interventi di soccorso e di protezione civile.

sabato 7 dicembre 2002

"Aquile's girls"

Brugherio (MI), 5 maggio 2002 – I volontari in compagnia di Fabio Volo, uno dei testimonial degli Special Olympics 2002
Le donne all'interno dell'Associazione
“Protezione Civile”: un’associazione di volontariato a cui una ragazza desiderosa di impegnarsi nel sociale non penserebbe come prima soluzione.
Eppure la nostra associazione conta un numero non basso di iscritte.
Per quanto ci riguarda inizialmente la nostra adesione è stata dettata dall’entusiasmo di contribuire a riunire insieme un gruppo di persone, soprattutto giovani, che volevano impegnarsi in varie azioni finalizzate alla salvaguardia del nostro ambiente golenale.
Siamo consapevoli che la nostra partecipazione non sempre può dare un aiuto concreto, ad esempio in attività quali l’intervento all’Emergenza “Lago Effimero”. Ci rendiamo però conto che non occorre solo la forza ma che ognuno può mettere a disposizione le proprie capacità per realizzare le iniziative a cui siamo chiamati a prestare servizio.
Esperienze che ci hanno particolarmente coinvolte sono state i Giochi Regionali “Special Olympics” a Milano e la “Settimana dello Sport per Disabili” a Casalmaggiore che hanno visto protagonisti giovani atleti disabili o con gravi handicap impegnati in numerose attività sportive. La determinazione e la positività verso la vita di questi ragazzi ci hanno profondamente colpito e stimolato a riflettere su come affrontare la vita, cercando di inquadrare nei giusti binari le preoccupazioni di tutti i giorni senza far diventare “tutto” un problema insormontabile.
Nella maggior parte delle nostre attività il contributo che offriamo viene contraccambiato con gratificazioni che ci spronano a trovare il tempo e la voglia di far crescere la nostra associazione.
E pensiamo che sia proprio la voglia di fare, un fare diverso dalla solita uscita insieme, che ci fa impegnare nelle varie attività proposte dall’associazione.
Paola e Chiara

sabato 30 novembre 2002

Breve resoconto sull'attività svolta durante l'allerta

ORE 11.30 - Si effettua il sopralluogo al fontanazzo (foto di Alessandro Osti)
Resoconto attività "Aquile" per l'allerta che si vi è stata dalle 12 del 25/11/02 alla mezzanotte del 27/11/02
In data 26 novembre alle ore 20,00 è stata insediata l'unità di crisi presso il municipio di Martignana Po. È stato inoltre attivato il ponte radio fra il comune stesso e le zone golenali interessate dall'esondazione. Da quel momento è stato garantito un servizio di monitoraggio diurno e notturno degli argini e di rilevazione dei dati dall'idrometro.
ORE 14 - L’intervento degli uomini del Comune casalese sull’argine
di S. Maria. Il fontanazzo individuato dalle "Aquile" è stato
messo in sicurezza con la consueta coronella di sacchetti di sabbia (foto di Alessandro Osti)
In particolare è stato costante il controllo dell'argine comprensoriale, e durante uno di questi controlli è stata segnalata un'infiltrazione in questo argine nel territorio di Casalmaggiore - zona Santa Maria: avvisati i tecnici siamo intervenuti con il posizionamento di sacchetti di sabbia arginando le perdite stesse.
L'unità di crisi è stata smantellata la mattina del 30/11 quando il livello del fiume Po è sceso al di sotto dei livelli che reputavamo di sicurezza. L'impegno dei volontari che si sono alternati nei turni di sorveglianza (dal 26/11 al 30/11) è quantificabile in un totale di 320 ore di servizio.

mercoledì 27 novembre 2002

Po in piena, primi sgomberi

Stato di pre-allerta nel Casalasco
Le ‘Aquile’ di notte perlustrano gli argini comprensoriali


Ancora un metro, fino ai livelli di piena raggiunti nel ’92 e nel ’93, poi, forse, la situazione si normalizzerà. È questa la previsione azzardata ieri pomeriggio dall’Arni (Agenzia regionale per la navigabilità interna) di Boretto sulla crescita del Po che sta tenendo in apprensione anche Casalasco e Viadanese. Una previsione, però, difficile da garantire al 100%: «La situazione è in continua evoluzione. Solo stamattina (ieri, nda) c’era tranquillità e invece, in poche ore, è cambiato tutto», spiegano da Boretto. Scenario mutato per le forti piogge cadute a monte: «Va considerato che dal lago di Como dovrà arrivare una gran quantità d’acqua, così come da Pavia (dove il Ticino ieri sera minacciava di esondare, nda). Fortunatamente, però, nell’alto Piemontese, è iniziato a nevicare». Ma vediamo la situazione nei comuni.
CASALMAGGIORE. Ieri si era in stato di pre-allerta. Alle 19,45 il fiume, in salita di 5 cm all’ora, segnava +5,00 sullo zero idrometrico, una quarantina di centimetri oltre il livello di guardia (4,61). Il Po, secondo l’Arni, stamani dovrebbe arrivare a 6 metri circa sullo zero, livello non drammatico, ma neppure troppo rassicurante, specialmente se la salita non si arresterà. E infatti già ieri sera il sindaco Luciano Toscani ha emesso ordinanze di sgombero per quattro famiglie. Gli ‘Amici del Po’ sono già sott’acqua.
TORRICELLA DEL PIZZO. Anche il sindaco Alessandro Farina ha firmato due ordinanze , una a mezzogiorno, e una intorno alle 16.30, rivolte a due famiglie che abitano al di là dell’argine comprensoriale. «Hanno l’acqua attorno, le case sono su un terrapieno, ma nella notte la strada potrebbe essere coperta dall’acqua - spiegava ieri il primo cittadino -. Una famiglia si è stabilita in biblioteca e l’altra è ospite di parenti. La situazione è ancora tranquilla, stanotte verso l’una faremo un sopralluogo e un altro è previsto per domattina. La preoccupazione è per l’acqua che deve venire giù ancora. Pare sia tanta».
MARTIGNANA PO. Il sindaco Paolo Sbernardori, ha pure emesso un’ordinanza di sgombero per cinque famiglie. Tra i destinatari del provvedimento c’è lo stesso Sbernardori, che abita in golena e che ieri si è trasferito in paese. «L’ordinanza - aggiunge Sbernardori - potrebbe anche rientrare. Speriamo. Purtroppo le previsioni non sono ottime».
GUSSOLA. Il sindaco Giovanni Leoni dice: «Teniamo la situazione sotto controllo. Alle 18.30 c’era ancora un metro e 80 prima dell’esondazione dall’argine comprensoriale. Faremo una nuova verifica alle 23, dopodiché valuteremo l’eventualità di ordinare sgomberi. Le famiglie interessate sono cinque o sei. Il piano di evacuazione è già pronto, speriamo di non attivarlo».
MOTTA BALUFFI. Preallerta anche qui. Il sindaco Franco Albertoni ha firmato un’ordinanza per una casa al Ronchetto: «Ma è una seconda abitazione. Temo che però domani dovrò firmarne un’altra. Ora stiamo seguendo l’evoluzione. Dipende tutto da quel che succede in nottata, perché ora il livello sta aumentando. Abbiamo due metri ancora buoni, ma uno arriverà di sicuro». La vigilanza è assicurata, anche perché gli argini sono ‘freschi’, e vanno tenuti d’occhio. PROTEZIONE CIVILE. In preallarme anche le ‘Aquile’ di Martignana: «Stasera (ieri sera, nda) faremo due turni di perlustrazione sugli argini comprensoriali - riferisce il presidente Maurizio Stradiotti -. Siamo mobilitati in una decina, ma a tutti abbiamo chiesto di essere reperibili».
Articolo di Costa Marco e Davide Bazzani tratto da "La Provincia" di Cremona e Crema