giovedì 12 giugno 2008

Unità Cinofile e Pet Therapy: qualche aggiornamento...

Dopo una pausa dovuta ad un naturale cambio generazionale dei cani, l’attività di cinoterapia del nostro gruppo cinofilo è ripresa estendendo il campo d’intervento, in modo da soddisfare ancora più utenti. La pausa è servita per stigmatizzare il lavoro fin'ora svolto, e gettare le basi per compiere un salto di qualità grazie a nuove collaborazioni.
Innanzitutto la conferma delle Unità Cinofile che hanno contribuito a dar corpo all’esperienza fin qui svolta, mi riferisco ad Umberto col suo ineguagliabile Luky, e Chiara; poi i nuovi entrati: il veterinario Antonio con Jena, la dottoressa Maria Teresa con Queen, Marisa con Selva e direttamente giunta dal gruppo Soccorso Cinofilo Parmense Elena con Leo e Miky... un bel gruppo, non c’è che dire!
In settembre riprenderemo l’attività con la cooperativa per disabili Santa Federici di Casalmaggiore, la pioniera della nostra esperienza, mentre nel mese di aprile abbiamo cominciato un’esperienza con i disabili della comunità "Casa Giardino" di Casalmaggiore, gestita dalle suore del Gesù Sofferente, portando anche in quella realtà un po' di gioia grazie ai nostri insostituibili amici pelosi.
A breve, presumibilmente verso la fine di giugno, inizieranno anche le sedute all’Istituto Geriatrico "Busi" di Casalmaggiore, dove da più di un anno è allo studio un progetto sperimentale di Pet Therapy con gli ospiti affetti dalla sindrome di Alzheimer. Il progetto è frutto della collaborazione del personale medico/sanitario del Busi; dall’esperienza - poiché gia operante nel settore - del Dr. Biagio Morabito di Parma e coordinato dal Dr. Antonio Donzelli, uno dei maggiori esperti di Pet Therapy in Italia. Noi in questo progetto ci sentiamo un po' importanti poiché andrà in porto anche grazie ad alcune nostre Unità Cinofile ritenute idonee per quest’esperienza!
La Pet Therapy sta avendo un riconoscimento dal mondo scientifico come attività di cura alternativa alle tradizionali terapie, ciò è dovuto agli innegabili benefici che ne traggono i fruitori, migliorandone anche la qualità della vita. Le Regioni e le ASL iniziano a nutrire interesse per queste terapie, erogando anche contributi alle associazioni che sono in grado di operare seriamente e con alta professionalità.
Noi "Aquile" intendiamo perseguire questa strada per l’alto valore umano e sociale che l’attività comporta, ma anche per la gratificazione che ne ricevono i volontari che la praticano. Ma se riusciamo con successo a soddisfare le richieste di Associazioni ed Istituti, altrettanto non siamo in grado di fare con le richieste individuali che ci pervengono dall’ASL e da privati; da ciò ne deriva l’ambiziosa esigenza di costituire un vero centro di Pet Therapy, chiedendo ai professionisti volontari specializzati nel settore, veterinario e sanitario che generosamente già collaborano un ulteriore impegno per dare proprio a tutti la possibilità di beneficiare del soccorso dei nostri speciali animali.
Paolo Azzali

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