venerdì 7 maggio 2010

Nuovo scenario d'emergenza ieri a Castelfranco

La prima giornata di emergenza ha visto le nostre squadre impegnate a Ca d'Andrea, affiancando esercito e Vigili del Fuoco. Ieri pomeriggio invece un nuovo scenario si è aperto e ci ha visto coinvolti, assieme al gruppo "Platina", nel comune di Drizzona. Riportiamo un estratto dell'articolo di Davide Bazzani apparso oggi sul quotidiano "La provincia".
Se nei centri più colpiti dagli allagamenti di mercoledì, ossìa Ca’ d’Andrea, Torre de’ Picenardi e Voltido, la situazione ieri è andata migliorando, un quadro di emergenza si è aperto a Castelfranco d’Oglio, in seguito al cedimento del canale scolmatore ‘Piave’ di Isola Dovarese. Di fatto l’acqua, dopo la rottura, ha invaso tutti i campi tenendo sotto assedio la frazione di Drizzona.
«L’acqua ha iniziato a invadere la strada che collega Castelfranco a Drizzona — spiega il sindaco Ivana Cavazzini — e via Cantarane a partire dalle 17 di mercoledì, per cui è stata necessaria un’ordinanza per chiudere entrambe». Una situazione analoga, dicevano ieri pomeriggio alcuni residenti, è stata vista nei primi anni Settanta, «ma mai con queste proporzioni». Alcune abitazioni e cascine, come a ‘Ca’ d’America’ e l’agriturismo ‘L’Airone’, sono state lambite esternamente dall’acqua, che ha trasformato in veri e propri ‘laghi’ tutti i campi posti tra la frazione e il capoluogo, fino a lambire Piadena. Invasi naturalmente anche i vivai. Impressionante lo scenario visto dall’alto, dalla tangenziale nord di Piadena.
«Un ringraziamento grande deve andare ai gruppi di protezione civile Platina di Piadena e Aquile Oglio Po di Martignana, ai carabinieri e a tutti coloro che ci hanno aiutati», afferma Cavazzini. Ieri i volontari di protezione civile hanno scaricato decine di sacchetti di sabbia a scopo preventivo. «Stanotte presidieremo i punti critici», diceva ieri Fabrizio Pozzi, coordinatore del ‘Platina’. A Ca’ d’Andrea il sindaco Amilcare Braga ha tirato un sospiro di sollievo: «Sì, l’acqua si sta ritirando abbastanza rapidamente. L’unica strada ancora sommersa parzialmente è quella che collega Breda Guazzona a Casanova d’Offredi. Ma il canale Delmona, che mercoledì era gonfio all’inverosimile, è sceso di livello e conseguentemente tutto il reticolo irriguo interno riesce a trovare uno sfogo. La nostra difficoltà è stata legata anche al fatto che abbiamo un territorio vastissimo e tra Breda, Fossa e San Pietro in Mendicate ci sono state anche abitazioni con 70-80 centimetri d’acqua. Mercoledì è stato necessario usare il gommone dei vigili del fuoco per raggiungere certi punti. È stata una vera alluvione. Devo un ringraziamento enorme a protezione civile, esercito, vigili del fuoco e prefettura per quanto hanno fatto».

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