venerdì 12 dicembre 2014

Perché?

Perché? Questo interrogativo risuona spesso nei miei pensieri...
Perché la nostra associazione di volontariato attiva da tredici anni ha ancora la voglia di  mettersi in gioco?
Perché, nonostante tante difficoltà economiche, continuiamo a crescere come gruppo e come materiale?
Perché continuiamo a far sì che la cultura della protezione civile sia sempre più "pane quotidiano" anche in periodi di "pace"?
Perché, però, riceviamo più consensi all'esterno, vedasi il contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, che nel nostro stesso paese?
Perché, però, molti concittadini di Martignana non pensano di dedicare la propria azione di volontariato iscrivendosi alla nostra associazione di protezione civile?
Anche quest'anno molte attività ci hanno visto operare in emergenze, ultima quella del Po appena conclusa, in esercitazioni, in attività di controllo dell Golena e di recupero di rifiuti che incivili hanno abbandonato in questo bellissimo territorio.
Anche quest'anno abbiamo continuato la grande presenza come pilastro della Colonna Mobile Provinciale di Protezione Civile con le nostre specializzazioni di Segreteria e Cucina.
Anche quest'anno i nostri Cinofili si sono prodigati in ore di addestramento ed in interventi per ricercare persone disperse.
Anche quest'anno i logistici sono intervenuti sulle emergenze locali ed erano pronti per partenze immediate per la Liguria ed hanno continuato ad addestrarsi nell'uso delle attrezzature in nostro possesso.
Vogliamo che la nostra Associazione sia di tutti, aperta a tutti, specialmente ai giovani con i quali stiamo iniziando un percorso formativo. Vogliamo che l'Associazione sia un patrimonio per tutta la comunità martignanese.
Ora la sfida più grande, la realizzazione dell'area di deposito mezzi e materiali, in pratica della nostra sede definitiva sul terreno donatoci dall'Amministrazione Comunale. Penso che questa sia la sfida di tutta la comunità; possiamo realizzarla grazie al sostegno di tutti voi, ma un sostegno che può essere non solo economico, ma anche di lavoro, di attrezzature, ecc.
Quel luogo sarà il nostro futuro, il futuro, parlando di protezione civile, della stessa comunità e dei giovani che vorranno diventare volontari di Protezione Civile.
Quel luogo sarà intitolato al nostro volontario-fondatore scomparso, Marcheselli Mariano, perché non vogliamo che quanto fatto da questa persona venga dimenticato e rimanga da esempio per tutti di come si possa essere volontari disinteressati.
E allora perché...
Maurizio Stradiotti

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