mercoledì 7 novembre 2007

Un anno difficile

Il 2007 era iniziato sotto i migliori auspici: cinque Unità Cinofile si potevano considerare operative per emergenze dispersi, c’erano due Unità Cinofile in addestramento sulle quali l'Associazione poneva molte aspettative, il gruppo si stava integrando e stava affinando sempre più l’affiatamento, la socializzazione e la stima necessarie per operare in situazione d’emergenza.
Poi come sempre succede quando tutto sembra procedere per il meglio il diavolo ci mette lo zampino. Infatti due Unità Cinofile operative lasciano il gruppo e fanno altre scelte lasciando un notevole vuoto, le nuove Unità Cinofile giunto il momento di fare il salto di qualità stentano e non dimostrano quell’affidabilità necessaria per entrare nel gruppo operativo. Infine Laika, che per esperienza e per età è considerata la leader del gruppo, a causa di un’inaspettata ed improvvisa malattia passa ad altra vita lasciandoci tutti nello sconforto!
Una situazione come quella che si è venuta a creare metterebbe in crisi qualsiasi gruppo cinofilo di soccorso – anche con maggiore esperienza del nostro – poiché il venire meno di tre unità operative su cinque significa vanificare due anni di lavoro... per noi poteva essere la fine!
Che fare? Nei momenti di burrasca i velisti ammainano le vele e si lasciano trasportare dalla benevolenza delle correnti aspettando la fine della tempesta per raddrizzare la rotta e navigare verso approdi sicuri. Anche noi abbiamo attuato la strategia marinara, grazie all’amicizia ed alla solidarietà che si è saldata nel gruppo e con l’Associazione si è pensato di non mollare subito, di riflettere su ciò che era meglio fare sospendendo per qualche tempo l’operatività cinofila nelle emergenze e l’attività di cinoterapia (con grande dispiacere delle persone fruitrici) e di continuare gli addestramenti.
I momenti negativi servono per misurare la bontà del lavoro che si è fatto e fino a che punto con esso hai inciso con la tua opera. Notevoli sono stati gli attestati di stima, ma soprattutto di necessità che le Unità Cinofile de “Le Aquile Oglio-Po” continuino ad operare nel territorio casalasco e non solo.
Operatori impegnati a tutti i livelli nel settore della disabilità, oltre a attestarci pubblici atti di riconoscimento dell’attività svolta nella cinoterapia, ci incoraggiavano a continuare nel lavoro perché oltre ai disabili che già fruiscono degli esercizi di terapia, altri aspettano di poter godere con noi dell’insostituibile e gioioso rapporto coi cani. Anche i gruppi di Protezione Civile ci hanno incoraggiato a proseguire, chiedendo sempre più spesso il nostro intervento ed il nostro contributo nella formazione dei volontari alle esercitazioni di ricerca persone disperse, attività che sta diventando fondamentale fra quelle in cui la Protezione Civile è chiamata ad intervenire.
Ma la spinta propulsiva è arrivata direttamente dai nuovi entrati della cinofilia: innanzitutto il veterinario Dott. Antonio Verre che, oltre alla disponibilità di diventare Unità Cinofila col suo splendido “rotvailer” Jena, ha messo a nostra disposizione tutte le sue capacità (che non sono poche), tutta la sua professionalità e soprattutto la sua umanità, doti fondamentali per il successo del nostro lavoro. Infine Bullo, un meticcio di sei mesi con grossa propensione alla caccia che assieme al suo conduttore Giovanni per il momento si sta divertendo in acrobatici esercizi di condotta e ricerche di salsicce nascoste nelle mani dei figuranti dispersi.
È stato un anno difficile ma continuiamo a lavorare consapevoli che non lo facciamo solo per noi, ma con lo scopo di essere pronti qualora qualcuno si trovi in difficoltà e richieda il nostro aiuto. Nella prossima primavera ci prefiggiamo di ridare la nostra reperibilità per le emergenze e di riprendere gli incontri di cinoterapia presso il nostro campo di addestramento.
Facciamo un appello a chi legge e diffonde queste righe: chiunque abbia o conosca qualcuno che ha un cane e voglia donare un po' del proprio tempo libero per un’attività ricca di fascino, piena di soddisfazioni e con risvolti umanitari non indifferenti noi siamo qui e abbiamo estremamente bisogno di volontari cinofili!
Paolo Azzali

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