venerdì 19 dicembre 2008

Quello che non siamo

Distribuzione dei gruppi di Protezione Civile nella nostra provincia
Non siamo gli unici, nemmeno i più bravi. In esercitazione o in servizio possiamo ritrovare e stringere la mano, spesso con stima reciproca, a molti “colleghi” che condividono con noi questa nostra branca del volontariato. Nella sola provincia di Cremona ad oggi ci sono centinaia di volontari di Protezione Civile, suddivisi in 26 organizzazioni di volontariato operative: 9 gruppi comunali, 2 gruppi intercomunali e 15 associazioni. Noi rientriamo in quest'ultima categoria, il che significa che siamo un gruppo “indipendente” con un consiglio ed un bilancio separati da quelli del comune in cui abbiamo la sede. Nel momento dell'attivazione poi non siamo più solo “Aquile”, diventiamo a tutti gli effetti parte della grande massa di divise gialle al servizio della complessa macchina della Protezione Civile, quella che si sente nominare sempre più spesso ai telegiornali.
Non siamo mercenari! Può sembrare talvolta che ci muoviamo solo in cambio di un'offerta... Sapendo che i contributi provinciali/regionali possono aiutare per le nuove attrezzature ma non per la manutenzione e le altre spese vive, forse è vero, a volte esageriamo... così ci facciamo i conti in tasca e, provando a quantificare gli sforzi, pensiamo che ci vogliono 3 notti di sorveglianza per riparare il motorino di avviamento del furgone, una serata di servizio antincendio per sostituire il fax rotto, le offerte degli sponsor del calendario per pagare assicurazioni e bollette. Forse sì, esageriamo; così facendo però salvaguardiamo ciò che si è messo da parte col grande impegno di tutti i volontari, rispettando allo stesso tempo ogni centesimo o attimo di tempo donati da chi crede in noi.
Non siamo né un movimento politico, né un comitato. Nel contesto delle legittime proteste sorte quest'anno in paese – nelle quali qualcuno ha tentato di coinvolgerci a tutti i costi – e in vista delle imminenti elezioni è giusto chiarire a chi non lo sa (o non lo vuole capire) che il Dipartimento della Protezione Civile non autorizza l'impiego dei volontari per attività che possano anche in modo indiretto risultare di supporto a iniziative di carattere politico-propagandistico. Come sottolineato da Guido Bertolaso in una nota del 2006, e ribadito in una circolare inviata in occasione delle elezioni politiche ed amministrative dello scorso aprile, tali finalità sono “estranee alla missione e al ruolo proprio del volontariato”, che corre tra l'altro anche il rischio di diventare oggetto di strumentalizzazione.
Siamo gelosi del nostro tempo quando si tratta di doverlo usare per correggere le inesattezze più o meno volute del “mi hanno detto...” o smentire crudeli quanto infondate insinuazioni e provocazioni. Oppure rispondere alle infinite interpretazioni riguardanti le nostre azioni che possono nascere davanti ad un caffè, una birra o un bicchiere di vino al bar. Ci sono modalità ben più efficaci e dirette per confrontarsi ed entrare costruttivamente in contatto con noi. Mi permetto di dire che chi lo ha fatto ne è rimasto appagato, ed il tempo risparmiato è stato (da ambo le parti) più concretamente impiegato. La nostra trasparenza è testimoniata da anni di calendari e periodici di informazione, articoli in bacheca e sul sito Internet, dalla porta della sede sempre aperta... Per fortuna i volontari credono in quel che fanno, sanno che quando fanno del bene devono essere pronti all'ingratitudine e riescono a cogliere anche i riconoscimenti più nascosti e sinceri.
Non vogliamo infine essere presi per sceriffi o “rambo” tuttofare che vivono nel loro strano mondo fatto di esercitazioni, in attesa di un'emergenza. Da sempre siamo a disposizione della comunità per quanto ci compete – qualche volta, va detto, chiudendo un occhio e facendo uno strappo alle regole – e ci sforziamo di collaborare con le altre realtà di volontariato presenti nel nostro territorio. Ma non ci basta. Vogliamo e dobbiamo sempre più “essere sistema” con gli altri gruppi di Protezione Civile, anche se non è facile quanto possa sembrare...
Con queste pagine e con il nostro calendario vogliamo condividere anche quest'anno quello che siamo stati e quello che siamo riusciti a fare nel corso di questo 2008. Magari grazie anche a te che stai leggendo... e che magari verrai “contagiato”, ci farai un pensierino e sceglierai di unirti a noi!
Umberto Bresciani

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