lunedì 10 dicembre 2012

Terremoto in Pianura Padana

Con grande soddisfazione per la nostra associazione e per chi ci sostiene, il 30 maggio di quest'anno alcuni volontari del gruppo sono stati tra i primi della nostra provincia ad intervenire per portare aiuto nel territorio mantovano in seguito alle scosse sismiche che hanno colpito alcune zone della Lombardia e dell'Emilia Romagna.
In meno di 24 ore è stato allestito, insieme a circa 70 volontari di altre Colonne Mobili Provinciali – mezzi ed attrezzature appartenenti a diversi gruppi pronti ed organizzati a fronteggiare tempestivamente le situazioni di emergenza – il campo di San Giacomo delle Segnate, offrendo ospitalità e pasti caldi ad oltre 300 sfollati.
La nostra associazione è stata immediatamente attivata per garantire il servizio segreteria, specializzazione affidata, assieme a quella di cucina in situazioni di emergenza, al nostro gruppo all'interno della Colonna Mobile Provinciale cremonese. Grazie all'impegno continuo dei volontari e agli investimenti specifici per questo progetto, siamo riusciti ad avere le risorse necessarie per fronteggiare l'emergenza con l'autonomia, la professionalità e la tempestività necessarie, e riconosciute in seguito in diverse occasioni.
Giunti a San Giacomo delle Segnate con il Ducato carico di tende, brandine, gazebo e materiali di primo intervento ed il Doblò 7 posti con modulo segreteria (roulotte allestita ad ufficio mobile), i 7 volontari delle “Aquile” si sono impegnati nell'avvio della segreteria del campo, con il compito principale della prima giornata di assegnare insieme all'amministrazione comunale locale – la cui collaborazione da subito si è rivelata fattiva e preziosa – le tende alle persone evacuate che necessitavano dell'ospitalità presso il campo. Aiutati inoltre i volontari delle altre province lombarde ad ultimare l'allestimento del campo, in serata i primi ospiti sono stati accompagnati nelle proprie tende, cercando di tener conto, per quanto possibile, delle esigenze dei singoli.
Nei giorni successivi, in collaborazione con l’ufficio anagrafe del comune, si è creato un primo censimento degli ospiti, necessario per capire le presenze effettive rispetto alle richieste pervenute. La segreteria si è poi impegnata per supportare la popolazione e le altre funzioni – cucina e logistica, ad esempio, anch'esse gestite da volontari di Protezione Civile – operative al campo, per registrare le nuove richieste di ospitalità, valutare l'assegnazione dei posti letto liberi e coordinare donazioni e aiuti.
Dopo la nostra prima settimana di attività al campo il servizio segreteria è stato garantito da altre squadre di volontari cremonesi, con turnazione settimanale. Nelle settimane successive siamo stati comunque coinvolti per garantire la continuità del servizio, attraverso momenti formativi infrasettimanali e di verifica nei fine settimana.
Il 30 giugno è iniziato il nostro secondo turno settimanale di segreteria, turno che ha visto operativi altri 4 volontari del gruppo. Il 7 luglio il campo è stato chiuso, dopo che a oltre 400 persone è stata offerta ospitalità ed altrettanti 400 volontari lombardi si sono avvicendati.
Nelle settimane precedenti era stata avviata con i comuni interessati la verifica delle necessità di sistemazioni a medio termine della popolazione sfollata, con l’obiettivo di arrivare a programmare la chiusura dei campi principali e la collocazione degli sfollati in autonome sistemazioni o presso strutture alloggiative diverse.

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