venerdì 7 dicembre 2012

Work in progress

Scritto in inglese dà più il senso di una situazione in evoluzione con un fine ben preciso e certo. L'avessi scritto in italiano avreste probabilmente pensato alle colonne in autostrada in piena estate con cui tutti abbiamo almeno una volta fatto i conti dovute agli onnipresenti... LAVORI IN CORSO.
I lavori di cui voglio parlarvi in questo numero de “La penna” sono quelli che stanno permettendo alla cucina da campo della Colonna Mobile della Provincia di Cremona, gestita da noi “Aquile”, di essere davvero non solo operativa ed autonoma al cento per cento, ma di essere  addirittura all'avanguardia rispetto ad altre situazioni di cucine itineranti, di volontariato e non.

Ricorderete sicuramente il mio articolo dell'anno scorso (certo, detto così forse è un po' presuntuoso da parte mia...) dove ho parlato della parte tecnica e delle ragioni per cui una cucina risulta essere uno dei dispositivi fondamentali per un volontario in emergenza. Per i più distratti, tralasciando la parte tecnica, ricordo solo a tutti i lettori che la cucina non serve unicamente a sfamare, ma soprattutto tende a dare al volontario, provato da giornate a volte davvero estenuanti, e non solo dal punto di vista fisico, una piccola ma indispensabile dose di “normalità”.
Operativi ed autonomi lo siamo perché quest'anno la Provincia ci ha fornito tutta l'attrezzatura di cucina professionale e a norma di cui avevamo bisogno. Pochi lo sanno, ma fino a pochi mesi fa la maggior parte del materiale di cucina era prestato da altre associazioni od enti.
All'avanguardia invece, lo siamo perché da poco abbiamo finito di stilare il manuale di autocontrollo della nostra cucina da campo. Il manuale di autocontrollo di una cucina, per chi non ha dimestichezza con questo nome, è il manuale che contiene tutte le procedure che si attuano all'interno del reparto per seguire una prassi igienica sicura, costante e certificata. Al suo interno si trattano tutti i campi che interessano il nostro reparto: la conformazione dei locali, l'igiene del personale, la consegna delle derrate, la conservazione, la lavorazione, la distribuzione, lo smaltimento dei rifiuti ed i metodi di sanificazione di reparti ed utensili.
La soddisfazione maggiore è dovuta al fatto che non abbiamo utilizzato un qualcosa di preesistente ma lo abbiamo creato noi da zero prendendo spunto da pubblicazioni e normative, unendo il tutto alla nostra oramai consolidata esperienza sul campo.
Il manuale è sicuramente un motivo di orgoglio ed un biglietto da visita che certifica la nostra serietà e professionalità, in quanto non è attualmente obbligatorio per noi averlo, ma avendolo, dimostriamo la nostra voglia di evolvere e migliorarci continuamente.
Finita la parte più noiosa, quella delle “informazioni di servizio”, adesso possiamo finalmente passare alla parte più pratica del nostro lavoro.
Quest'anno non siamo stati impegnati (come cucina) in emergenze, ma è stato un anno tutt'altro che di riposo. Diverse esercitazioni che sono state fatte nella provincia hanno avuto la nostra cucina protagonista del vitto dei volontari impegnati, abbiamo servito in tempi rapidissimi delle ottime vivande dal punto di vista qualitativo (non lo diciamo noi, ma gli apprezzamenti che abbiamo avuto sono stati unanimi), e assolutamente ineccepibili dal punto di vista igienico.
Ma a chi va la maggior parte del merito di questi ottimi risultati? Ovviamente ai volontari che si impegnano con dedizione e professionalità. Per una volta mi piace parlare un po' di noi che dedichiamo tempo e risorse per potere essere sempre operativi ai massimi livelli nel momento in cui viene richiesta la nostra presenza.
La figura fondamentale che prima degli altri voglio ricordare (sono certo che nessuno si offenderà) è il nostro chef Antonio. Negli anni ha unito all'impegno e la passione per la cucina (che l'ha sempre contraddistinto), la costante crescita sia dal punto di vista tecnico culinario che di conoscenze normative, fino a renderlo quel professionista della cucina che tutti noi conosciamo ed apprezziamo.
Per ottenere degli ottimi risultati non si può prescindere da un valido ed affiatato team di collaboratori che con varie mansioni permettono alla cucina delle “Aquile” di funzionare al meglio. 
In ordine sparso e non sicuramente di importanza mi piace ricordare i volontari che lavorano con in cucina con impegno, dedizione e professionalità: Anna, Alessia, Luca, Anna, Elvira, Piermario, Moira, Piera, Giorgio, Salvatore, Lorenzo e Tiziana.
Tutti questi volontari, pur provenendo da ambiti lavorativi diversi dalla cucina, hanno negli anni dimostrato che con la passione e l'impegno si possono raggiungere alte vette di professionalità e competenza. Sono finiti i tempi che la cucina era vista come terra di nessuno dove tutto era consentito, oramai l'operatore di cucina è una figura altamente specializzata, formata e ben conscia dell'importanza del proprio ruolo, in continua evoluzione alla ricerca di standard qualitativi sempre più elevati.
La parola professionalità che ricorre spesso in questo mio articolo non è casuale. I nostri volontari con molta umiltà e spirito di sacrificio continuano a mettersi in gioco per evolvere e migliorare, ed il tutto per essere pronti nel momento in cui vengano chiamati a mettere in pratica tutto quello imparato sia dalle lezioni teoriche che dalle tante ore di esercitazioni pratiche.
Questo per me vuole dire essere professionisti!!!
Giorgio Della Noce

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