giovedì 13 dicembre 2001

Perché scegliere di essere volontari

“La rabbia del Po”, disegno a biro di Mariano Marcheselli
L’alluvione del 2000 a molte persone ha fatto comprendere che in occasione di tali avvenimenti rintanarsi nell’egoismo individualistico serve a poco. Solo la condivisione, la consapevolezza di essere comunità, ci permette di sorpassare momenti tragici come quelli che abbiamo vissuto.
Certo il paese ha risposto, più di settanta persone hanno dato la loro disponibilità ad effettuare i turni di sorveglianza, e questo è stato riconosciuto ed apprezzato; ma il vero sforzo era di non disperdere quell’esperienza di volontariato, quell’energia di volersi mettere al servizio degli altri.
Quello è stato il punto di partenza, recuperare il valore della solidarietà, la voglia di proporre e di costruire una nuova realtà per la nostra comunità martignanese.
Da allora quasi un anno è passato, e nonostante molte difficoltà (e molte ce ne saranno ancora) non posso che essere orgoglioso di tutte le persone che mi hanno aiutato a realizzare questo progetto e a far comprendere che la nostra unica finalità era quella di mettere il nostro tempo libero al servizio della comunità in caso di eventi alluvionali.
Il mio progetto non si fermava qui, la realizzazione dell’idea di volontariato come scelta di vita, come alternativa al puro materialismo individualistico doveva essere fatta capire agli associati; per questo motivo abbiamo scelto di prestare la nostra assistenza ai Giochi Regionali per Disabili.
Un altro obiettivo era quello di fare recuperare la consapevolezza che l’ambiente in cui noi tutti viviamo è fondamentale per la nostra esistenza e che ogni azione fatta contro l’ambiente, in nome di un interesse contingente, non fa che danneggiare noi stessi e i nostri figli; per questo la pulizia delle golene del casalasco è stato un forte segnale in tal senso.
Ora noi siamo un gruppo unito con obiettivi comuni, impegnato in una formazione continua, ma aspettiamo chiunque creda che i valori che noi proponiamo siano importanti per una vita in cui essere volontari sia un momento di realizzazione personale.
Grazie ancora a tutti quelli che ci hanno sostenuto.
Maurizio Stradiotti

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