mercoledì 12 dicembre 2001

Un'esperienza speciale

Foto di gruppo alla fine della manifestazione.
“Aquile: non solo protezione civile, ma anche angeli custodi dei disabili”. Questo il titolo del quotidiano “La Provincia” del 30 maggio 2001. Ben detto! La protezione civile non ha il solo compito di monitoraggio e protezione del territorio: può svolgere anche un ruolo significativo nel sostegno morale alle persone bisognose.
Il 25 e 26 maggio una ventina dei nostri associati hanno supportato l’opera di coordinamento, vigilanza e assistenza nell’ambito della manifestazione svoltasi a Cernusco sul Naviglio (MI) chiamata “Special Olympics”, una competizione non agonistica per ragazzi disabili nella quale le discipline si rifacevano a quelle olimpioniche. In collaborazione con la protezione civile di Cernusco sul Naviglio, che ci ha offerto il luogo dove pernottare, il primo giorno abbiamo prestato assistenza alle gare di corsa. La grinta con la quale questi ragazzi gareggiavano era impressionante: la foga, la voglia di vincere, non per le simboliche medaglie, ma solo per dire “posso farcela anch’io”!
La sera, prima di dormire, ci siamo raccontati le nostre impressioni e le emozioni raccolte: ricordo quel ragazzo, solo a gareggiare in una disciplina, ma alla fine della gara esultante come il primo di 100 atleti. È stata una scena che ha colpito parecchi di noi.
Il giorno successivo siamo stati raggiunti da altri volontari della nostra associazione: era il turno delle gare di nuoto. Noi delle “Aquile” eravamo distribuiti attorno alla piscina interna, sempre vigili e pronti ad intervenire per qualsiasi evenienza. Una signora a metà mattino si è sentita poco bene e si è rivolta ad uno dei nostri che dopo averla soccorsa l’ha accompagnata all’autoambulanza: tutto ok, era solo un calo di pressione. Penso che anche il più piccolo soccorso fatto per il bene altrui, senza pensare a ricompense o ad elogi, sia un gesto d’umanità grandissimo.
La giornata è poi proseguita per il meglio tra le grida di vittoria e le facce sconsolate dei perdenti nella disciplina ma comunque vittoriosi nella vita.
Ce ne siamo tornati da Milano esausti, ma veramente felici per avere assistito ad una così grande scuola di vita.
Speriamo di poter ripetere questa bella esperienza anche nei prossimi anni, fiduciosi della partecipazione di un maggior numero di volontari.
Guglielmo e Stefano Rossolini

“Che io possa vincere,
ma se non riuscissi,
che io possa tentare
con tutte le mie forze”
(Giuramento degli atleti Special Olympics)

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