lunedì 18 dicembre 2006

Il valore di un cane

Nel nostro vivere quotidiano tendiamo sempre a mercificare le nostre azioni. A qualsiasi cosa facciamo, a qualsiasi oggetto – anche ai nostri affetti – molto spesso diamo un valore, che non sempre è un valore commerciale, o meglio, la grandezza del valore non sempre è giustificabile con un valore commerciale; ad esempio, il valore che diamo all’affetto di una persona cara non è monetizzabile e non è sicuramente confrontabile con il valore che possiamo dare a qualsiasi regalo ricevuto. Quest’affermazione sicuramente non scopre l’acqua calda, ma diventa estremamente attuale ora che stiamo entrando nel periodo natalizio, che per tradizione ed antonomasia diventa il periodo dei regali. È proprio in questo periodo che si è meglio predisposti per soddisfare le richieste delle persone care e degli amici.
A questo punto, parafrasando la suddetta affermazione, quale valore s’intende dare ad un cucciolo di animale che viene regalato per fare felice un bambino, un nonno o la persona amata? Può essere solo il suo valore commerciale derivato dalla razza più o meno in voga a fare la differenza? Oppure, peggio ancora, posso dire “lo vado a prendere al canile così non mi costa niente e così mi metto anche in evidenza compiendo una buona azione”? Spero proprio di no! Perché agendo così la felicità del regalo fatto o del regalo ricevuto durerebbe solo qualche mese, fino a quando il piccolo cucciolo cresce e diventa ingombrante, diventa un ostacolo e non si è preparati ad affrontare i sacrifici che la scelta di convivere con un animale impone.
Se la scelta di convivere con un animale è veramente desiderata e si ha la coscienza di cosa comporta, allora non vi sono sacrifici, ma si comincia un percorso che si protrae per anni, diventa uno scambio reciproco di dare ed avere che fa crescere in modo equilibrato sia l’animale che chi si prende cura di lui.
La cosa è ancora più impegnativa, ma ancor più remunerativa, se il cucciolo è un cane. Non importa che abbia il pedigree o sia un meticcio, l’importante è che abbia il rispetto, l’educazione e l’attenzione che deve avere un essere vivente diverso da noi. Se il cucciolo viene allevato in modo corretto, gli viene impartita la giusta educazione con le fondamentali norme igieniche e comportamentali non dovremo far altro che trascorrere bellissimi momenti con quella scheggia pelosa che in ogni momento dimostra la sua gioia di viverci al fianco. E col passare del tempo con la voglia di trascorrere il tempo col cane nasce il desiderio di fare insieme ad esso esperienze sempre più forti ed importanti.
È la molla che spinge cane e padrone a frequentare un centro di addestramento, e per chi ha motivazioni di solidarietà e vuole rendersi utile il centro di addestramento delle Unità Cinofile di Soccorso diventa uno degli sbocchi naturali. Nella nostra seppur breve esperienza di Unità Cinofile di Soccorso fa sempre piacere vedere l’espressione sgomenta di chi per la prima volta al campo di addestramento vede il proprio cane compiere evoluzioni di condotta, o esercizi di obbedienza fino a poco prima impensabili. Oppure notare lo stupore con cui il proprio cane fiuta la pista e si mette in ricerca al solo comando impartitogli.
È l’esempio delle potenzialità e dell’utilità che hanno i nostri animali se ben educati nel rispetto delle caratteristiche che madre natura ha dato loro. L’affiatamento col proprietario che diventa conduttore cresce ad ogni esercizio, ad ogni pista aumenta la comprensione reciproca e il legame con l’animale diventa talmente solido e solidale che ci si dimentica perfino il fine ultimo, ossia quello andare in soccorso alle persone in difficoltà. Se la motivazione principale del nostro lavoro restasse esclusivamente la ricerca delle persone disperse, chiamata in gergo “emergenza”, vi sarebbero pochissime Unità Cinofile di Soccorso poiché, essendo pochissime le emergenze, le poche gratificazioni non compenserebbero tanto sacrificio e tanto lavoro, perciò indurrebbe a rinunciare alla maggior parte dei volontari.
Per questo motivo, ferma restando la nostra missione di volontari nell’aiutare le persone in difficoltà, per noi l’addestramento e le esercitazioni diventano un’opportunità per migliorare l’affiatamento col nostro amico a quattro zampe, e per un divertimento reciproco che va oltre ad ogni motivazione. Ora provate a chiedere a qualsiasi Unità Cinofila se vuole vendere il suo cane e quale valore può avere, ed immaginate quale risposta può darvi...!

Paolo Azzali

LaPenna2006_6.pdf

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