domenica 11 dicembre 2011

Quello che Le Aquile non hanno mai fatto...

Tramontano i ruoli ma non l’amicizia e la stima ed eccomi allora – per quest’anno! – a scrivere ancora qualche riga per il “giornalino di Natale”.
Di solito, quando si pensa alle “Aquile”, vengono subito in mente le tante attività e servizi che svolgono.
In queste poche righe vorrei invece ricordare alcune cose che davvero, carissimi amici delle “Aquile”, non avete mai fatto.
Inizierò a dire che, per quanto mi riguarda, NON AVETE MAI DETTO DI NO quando vi è stato chiesta la collaborazione: in un mondo in cui ritorna spesso il ritornello “non ho tempo”, “non posso”, “ho altro da fare”, ecc. ecc.  siete una piccola rarità...
A questo proposito mi accorgo che NON AVETE MAI AVUTO PAURA DI SPORCARVI LE MANI, anche materialmente ricordandomi che non è sufficiente decidere o comandare che c’è da fare questa o quella cosa, ma bisogna mettersi a farla in prima persona se ci si tiene, senza troppe deleghe!
Rovisto tra i ricordi e, fra tanti momenti vissuti insieme, rivedo le uscite del Grest, le processioni, la notte in Oratorio con i ragazzi, lo smontaggio dell’organo, tanto per fare qualche esempio e mi accorgo che NON AVETE MAI GUARDATO L’OROLOGIO: ogni operazione è sempre stata iniziata e portata a termine, anche quando tutti se ne erano andati e rimanevano da svolgere le operazioni dietro le quinte, più o meno sporche, noiose e ingloriose dove non c’è nessuno che applaude e dice “che bravi!”.
NON AVETE MAI AVUTO PAURA DELLE NOVITÀ O DEGLI IMPREVISTI, della serie “questo non l’abbiamo mai fatto” e/o “questo non tocca a noi”: ecco perché, in barba all’anagrafe, siete sempre tutti giovani: basta avere l’occhio alle necessità delle persone e aver voglia di imparare cose nuove!
Penso ai miei anni martignanesi e vi ringrazio – e con voi sicuramente tanti altri – perché NON AVETE MAI AVUTO PAURA DI COLLABORARE, con disponibilità e schiettezza e soprattutto con la libertà di dirci sempre tutto, anche quando abbiamo constatato con vivacità che le opinioni non coincidevano... un modo sicuro e indispensabile per crescere e maturare come persone e come comunità.
Termino... se non altro per smentire la diceria che sono sempre un po' lungo, ma mi piace ricordare che mentre sto scrivendo è l’11 dicembre: un anno fa il nostro amico Mariano, se vogliamo restare in tema di “Aquile”, ha davvero spiccato il volo più alto: in questa piccola litania di “non avete mai...” vedo un modo per tratteggiare il suo ritratto; mi sembra di fargli un torto indugiando nella nostalgia: molto semplicemente voglio dirgli ancora grazie per essermi ed esserci stato amico in questo modo.
Ho detto all’inizio che questo è il “giornalino di Natale”: e, allora gli auguri più cari!!! Vorrei farli arrivare a tutte le persone che formano la comunità, ma a questo provvedo ogni giorno con la preghiera che, tra l’altro, so ricambiata da molti: grazie! Di cuore!
Ma l’ultimo pensiero è giusto che sia per gli “editori” del giornalino: carissimi amici delle Aquile grazie perché non avete mai fatto quanto detto sopra ma... a voi piace fare, lo so, e di cose ne fate tante. Non dimenticate mai allora che: “ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”, parola di Gesù (Mt 25, 40), altro che don Luigi!!!
Don Luigi

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