sabato 13 dicembre 2003

Un anno di corsa

Un anno fa scrivevo “fatti, non parole!”, e mai come nel 2003 questa mia esortazione si è realizzata; tutti i volontari si sono impegnati a partecipare attivamente alle attività proposte dall’Associazione, sacrificando il proprio tempo libero, o meglio, donandolo agli altri.
Il vortice di attività che ci ha coinvolto, che potete vedere in dettaglio nell’ultima pagina, ci ha fatto comprendere quanto sia impegnativo essere volontario di un’associazione di Protezione Civile: non è certo comodo spalare fango per giorni, come abbiamo fatto a Carrara, non è tanto alla moda passare notti in bianco effettuando servizi di sorveglianza a fiere e sagre della zona, ma a noi questo dà soddisfazione, ci riempie di orgoglio.
Eppure sono tutte occasioni nelle quali si incontra gente vera, che ha bisogno di una mano, ma che ti dà anche una mano a capire che spesso le cose più importanti sono quelle che si fanno lontano dalla pubblicità, dagli applausi, dal clamore e anche lontano dalla ricerca a tutti i costi della propria soddisfazione personale: in una parola sola, volontariato significa gratuità, che fa rima con umanità, quella vera però.
Un anziano a Carrara, vedendoci, sporchi di fango, lavorare dalla mattina alla sera in abitazioni non nostre, oltre a dirci grazie, ci ha chiesto: “Perché lo fate?”.
Molte volte me lo sono chiesto anch’io, ma poi mi volto indietro e vedo tutto quello che abbiamo fatto in questi anni, tutti i mezzi, le attrezzature che siamo riusciti ad accumulare e che poi sono serviti per aiutare altre persone, e allora trovo la risposta a quel perché.
La nostra Associazione è aperta a tutti, ma vorrei far capire a chi volesse iscriversi che fare volontariato con noi richiede impegno e costanza, sacrificio, formazione continua, senso di responsabilità, collaborazione e aiuto reciproco.
In due parole: bisogna crederci.
Maurizio Stradiotti

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